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venerdì 14 febbraio 2014

I venerdì del libro: "Culodritto e altre canzoni"

Con il libro di oggi ne ho fatti felici due.
Guccini è uno dei cantautori preferiti di papi Miki, quando è a casa con la canaglietta lo alterna a De Andrè. Così una delle canzoni preferite del mio 7enne appassionato di veicoli di trasporto non poteva che essere:


Martedì abbiamo ricevuto la pagella del primo quadrimestre e contrariamente all'anno scorso ha riportato tutto l'impegno e il piacere che la canaglietta mette nel suo percorso scolastico.
Ci voleva un regalino per festeggiare, in libreria ho trovato
AUTORE: Francesco Guccini
ILLUSTRATORE: Alessandro Sanna
TITOLO: Culodritto e altre canzoni
CASA EDITRICE: Mondadori
PAGINE: 96
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
ETA' CONSIGLIATA: dai 8 ai 99 anni
così nessuno dei due uomini di casa si è sentito trascurato.

Sette le canzoni presenti: "Una canzone" (2004), "Piccola città" (1972), "Culodritto" (1987), "E un giorno" (2000), "Auschwitz" (1967), "Il vecchio e il bambino" (1972), "L'ultima volta" (2012).
Sono alcune delle opere in cui Guccini racconta l'infanzia, a volte in maniera autobiografica, a volte quella di cui non si vorrebbe dover parlare.
Ogni pagina è illustrata con delicatezza (sembrano acquerelli) da Alessandro Sanna.
Noi abbiamo inserito tra la copertina e la sovracoperta il testo della locomotiva con illustrazioni di Simpatica Canaglia, abbiamo l'obiettivo di impararla a memoria!

Per chi: 
sostiene come Guccini: "Anche le canzoni possono essere storie da raccontare",
ama la ricercatezza lessicale del cantautore emiliano.
 


 

venerdì 16 novembre 2012

I venerdì del libro: 2 libri vintage

Questi primi due mesi di scuola primaria sono volati tra quaderni finiti, matite spuntate, gomme smarrite, ma anche con una inaspettata ansia da prestazione di Simpatica Canaglia che, pochi giorni fa mentre stavamo giocando, ha esordito serio serio "Mamma sono sicuro che mi bocciano, lo so, sono sicuro".
Che raccontata così fa anche un po' sorridere, ma vedere il proprio piccolino così scoraggiato mi ha punzecchiato il cuore. Parlandone con calma è emersa una certa insicurezza nei propri mezzi che sto cercando di aiutarlo a gestire.
Per aiutarlo alla biblioteca Delfini di Modena (meraviglisa! Chi non ha avuto l'occasione vada a leggere il post di Robin sulle biblioteche) ho scovato due libri che trattano il tema della crescita e della consapevolezza dei propri mezzi.

AUTORE: William Wondriska
TITOLO: Tutto da me
CASA EDITRICE: Corraini
PAG: 48
ETA' CONSIGLIATA: dai 4 anni
ISBN: 978-88-7570-238-0

Wondriska è un grafico e designer che ha prodotto una decina di libri per bambini. Questo risale al 1963 ed è stato pubblicatio in italiano da Corraini nel 2012.
La bambina Alison (Wondriska, sua figlia) di 5 anni racconta a tutti cosa sa fare da sola: ...toccare una foglia .... abbracciare il mio papà e ascoltarlo russare .... parlare pianissimo ... URLARE ... pilotare un aeroplano ... cavalcare un elefante ...
Per rappresentare tutte le meravigliose cose che sua figlia ha imparato a fare da sola, l'autore usa contemporaneamente immagini fotografiche della bimba e illustrazioni monocrome in arancione (qui e qui alcune per darvi un'idea).

Mi ha anche incuriosito l'albo seguente che ho scoperto essere dello stesso editore solo ora che sto scrivendo il post
AUTORI: Ann & Paul Rand
TITOLO: Quante cose so
CASA EDITRICE: Corraini
PAG: 36
ETA' CONSIGLIATA: dai 5 anni
ISBN: 978-88-7570-183-3
Pubblicato per la prima volta nel 1956, in Italia nel 2009, anche questo albo ha un aspetto vintage ma meravigliosamente attuale.
Accompagnate da illustrazioni semplici e grafiche con l'utilizzo di pochi ma molto intensi colori, vengono raccontati una serie di aspetti della vita che solo i bambini sanno notare.
... E so che un cavallo può trainare un grande carico di legna. 
E che una formica può trasportare un'enorme fragola sulla schiena
e che per una lumaca una foglia portata dal vento può diventare un bastimento....
... Oh, quante cose so, e più divento grande più ne saprò.
Se avete tempo andate al link dell'autore, scoprirete che è stato un maestro della grafica a livello mondiale.

Questo post partecipa al Venerdì del libro iniziativa promossa da Paola Homemademamma.
Qui trovate la libreria su Anobii di Simpatica Canaglia e la mia
 
 

lunedì 17 settembre 2012

Famiglia in gita: Museo Panini Maserati

Se non si fosse capito il mio figliolo è un invasato per i mezzi da trasporto e le macchine da corsa sono al vertice di questa passione. Il mio regalo di compleanno (giusto per non offrire sempre e solo giochi) è stato portarlo a questo museo.


Sabato mattina siamo partiti alla volta di Cittanova di Modena e in circa mezz'ora siamo arrivati nell'azienda agricola dove sono conservate (un po' nella polvere)....
macchine a vapore utilizzate in agricoltura risalenti al 1911

 
diversi trattori costruiti nella prima metà del secolo scorso


Strani alberi metallici a cui non si può dar da bere

 

 


Ma soprattutto per la gioia della canaglietta una ventina di auto d'epoca e numerose moto






E abbiamo potuto scoprire alcune curiosità:
a chi ricorda qualcosa?


Posto sull'ultimo motore Ferrari F1 12 cilindri, scritto a penna:
Micheal Shumacker, dopo aver provato la vettura con questo motore si meravigliò come mai la Ferrari non avesse vinto il mondiale 
 

Usciti dal museo abbiamo avuto la sorpresa di poter ammirare un auto raduno di Morgan, prestigiose macchine inglesi dalla linea retrò



La canaglia ha molto apprezzato questa gita e credo che oggi abbia reso partecipi le sue maestre della sua passione per i motori descrivendo per filo e per segno tutti modelli esposti.
Questo museo (entrata gratuita) è in realtà una collezione privata e si trova all'interno di un'azienda agricola dove è possibile anche acquistare formaggi e salumi prodotti in loco.
 
 

giovedì 30 agosto 2012

Non più su e giù

Ho aspettato a scrivere fino a quando non ne fossi stata sicura, ho lasciato il blog abbandonato sperando di iniziare il post-vacanze con buone notizie. 
La pazienza è servita.
E' ufficiale: dal primo settembre lo spettro di un altro anno di su è giù per la pianura è definitivamente cancellato.
Image: FreeDigitalPhotos.net

Ho ottenuto il trasferimento dal mio adorato istituto scolastico mantovano (qualche lacrimuccia però l'ho versata) a tre modenesi.

Tre precisazioni: 
A - avevo chiesto anche scuole in Bologna, ma qui la situazione è decisamente intasata; 
B - probabilmente le mie dimensioni fisiche sono troppo generose per una scuola sola, così il provveditorato ha pensato bene di spalmare le 18 ore di insegnamento su ben 3 istituti! 
C - non sono molto scaramantica, però l'anno scorso ho partecipato alla CAT di mammafelice e ho avuto la possibilità di insegnare a Bologna. Ho partecipato anche quest'anno e ho ottenuto il trasferimento. Insomma Barbara mi ha proprio portato fortuna  

Fortunatamente avevo fatto richiesta per un part time e dopo avermi fatto impazzire per qualche settimana per concedermelo (e inutile che qui mi dilunghi sulle procedure e sulla burocrazia che affossa ogni richiesta all'apparato statale), oggi sono andata con la canaglietta in terra ferrarista a firmare i moduli in segreteria.

L'impressione che ho avuto parlando con alcuni colleghi lì conosciuti, è stata molto positiva.
Non hanno i gravi problemi disciplinari con gli studenti (l'anno scorso ho dovuto affrontare insulti, atti di vandalismo, risse), è una scuola dove si lavora tanto ma bene e per ora il grosso problema da risolvere è quello logistico, in quanto diverse sedi di questo istituto sono stati seriamente lesionate dal terremoto e al momento non sono ancora state definite le sedi sostitutive.

Ora, con il cuore sereno, posso tornare a occuparmi di questo blog. 

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