Già!
Dove ero rimasta...ultimo post datato 29 maggio. Giorno della doppia botta, giorno in cui qualcosina si è rotto anche dentro, qualcosa si è mosso e si è spostato.
Il blog è venuto a noia? Stufa di scrivere? Quell'ansia di mantenere costante il numero dei post settimanali? Le rubriche a cui partecipare e il tempo tolto ad altre cose?
Mettiamoci pure la fine delle attività scolastiche che coincide con il dover adempiere a una serie di compiti burocratici noiosissimi.
E la constatazione che questo anno scolastico (da quando insegno non riconosco l'anno solare come scansione del tempo) pieno di imprevisti si è finalmente "quasi" concluso.
A settembre nonna acquisita operata al cuore, suocero all'orecchio, suocera frattura dell'ulna e del radio, mia mamma operazione per un tumore benigno alla pelle.
A dicembre sono sull'orlo di un esaurimento: insegnare in un biennio professionale si rivela molto più difficile del previsto, molti dubbi sulle mie capacità, non dormo più la notte.
A gennaio papi Miki si rompe i legamenti del ginocchio sciando e le terapie durano tutt'ora.
Maggio: a scuola devo separare due ragazzi che si stanno menando, prendo anch'io una dose di calci, per un giorno il pollice destro è gonfio.
Da fine maggio mia nipote "bionda hooligan" è ricoverata in ospedale per una osteoartrite, forse fra qualche giorno tornerà a casa.
Direi che basta...
No non basta perché sono ancora in ballo con il trasferimento da Mantova a Bologna i cui esiti una volta erano pubblicati intorno al 20 giugno, ora si parla della seconda metà di luglio. E siccome non avrò neanche quest'anno il trasferimento, dovrò chiedere l'assegnazione provvisoria per motivi familiari, visti i tempi saprò se il prossimo anno scolastico sarò in Emilia o in Lombardia a fine agosto (come l'anno scorso), quando l'anno scolastico 2012/2013 inizierà il primo settembre.
Il blog è stato la mia Maple Town, isola felice di sfogo, di pensieri più leggeri, un mondo parallelo da cui ho potuto trarre le soddisfazioni non ottenute in campo lavorativo.
Poi la pausa.
Forse sono pronta per riprendere, ho tante cose ancora in sospeso, devo solo fare un piccolo sforzo per vincere l'attrito radente.
Dai!
Ti capisco....come ti capisco.....Bentornata!!!
RispondiEliminaGrazie
EliminaDAI! bacio grande
RispondiElimina;-***
EliminaUn grande abbraccio! Spero che la strada prosegua in discesa :-)
RispondiEliminaOk però le mani sui freni le tengo. Non vorrei una discesa troppo ripida...
EliminaRicambio abbraccione
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Elimina...stavo lavorando sul blog di Giorgio e ho fatto confusione. :-)
EliminaCiao Claudia
Bè però era divertente...
EliminaBuon lavoro
Dai, dai, dai,
RispondiEliminadagli una spinta,
dagli una spinta e vedrai che partirà!
Un abbraccio e l'augurio che tutto vada per il meglio
Bellaaa quella canzone me la ricordo!
EliminaSarà il mio mantra!
Ottima ispirazione
Grazie Monica
Forza mammozza!
RispondiElimina:-***
Sto già allenando i muscoletti
EliminaSi, si che ce la fai. Non so perchè, ma ce la facciamo sempre.
RispondiEliminaIncrociamo le dita per il trasferimento!
Hai ragione, le risorse nascoste saltano fuori quando se ne ha più bisogno.
EliminaPer il trasferimento sto meditando di farmi le treccine rasta... dici che basateranno tutti i capelli intrecciati
Immagino con tutto quello che ti ha portato quest'anno ti sia passata la voglia; un grosso in bocca al lupo pe ril trasferimento!
RispondiEliminaE poi per me sarai sempre la prima (e pe ril momento unica) vincitrice del mio giveaway!
I tuoi stickers sono ancora saldamente incolati ai vetri della finestra del pupo e ci resteranno per un bel pò. Non voglio mica dimenticarmi dell'onore che ho avuto nel vincere il tuo primo (e per ora unico) giveaway! ;-D
EliminaDai che ce la fai.
RispondiEliminaIn bocca al lupo per la tua situazione lavorativa.
Sai che ho piantato i tuoi semi solo con un anno di ritardo, stanno sbucando delle belle piantine, ti tengo aggiornata.
Dai che forza! Vediamo cosa salta fuori. Peccato che quest'anno non sia partita l'iniziativa dei semi.
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