Oggi riesco a presentare l'altro libro (quello che è piaciuto di più a me) tra quelli che la casa editrice Minibombo ha presentato con un divertentissimo laboratorio in una biblioteca che frequentiamo.
AUTRICE: Silvia Borando
TITOLO: Si vede non si vede
CASA EDITRICE: Minibombo
PAGINE: 28
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
ETA' CONSIGLIATA: dai 3 anni
I colori delle pagine di questo libro nascondo un segreto. Di chi saranno quegli occhietti bianchi nella pagina verde? E chi si è nascosto in tutto quel giallo?
Mi nascondo o mi svelo?
Per chi:
sta imparando a riconoscere i colori e gli animali;
si diverte a giocare a nascondino;
ama la grafica essenziale.
Avendo apprezzato il laboratorio e il progetto editoriale Minibombo, ho contattato Chiara Vignocchi (responsabile ufficio stampa Minibombo) che gentilmente ha risposto ad alcune mie domande.
1-
Da chi è partita l'idea e quale è stato il percorso per arrivare a
Minibombo?
Minibombo
nasce da un’idea di Silvia Borando e di Lorenzo Clerici e dalla
loro passione per i libri per bambini. Entrambi si sono cimentati
nella scrittura e nell’illustrazione a partire dalla comune
esperienza lavorativa presso TIWI, uno studio di Reggio Emilia che
produce video in grafica animata. TIWI ha messo a disposizione
risorse, collaudata esperienza nello storytelling e creatività
accogliendo con entusiasmo l'idea di partenza. Così oggi Minibombo
è un gruppo di mani e teste molto giovani, che si valgono delle più
disparate competenze (grafici, illustratori, animatori,
programmatori…) per scambiarsi idee, spunti e suggerimenti fino ad
arrivare alla creazione di un prodotto il più possibile pensato e
condiviso.
2-
Avete impostato subito un target (età intorno ai 3-6) e uno stile
(immagini nette su campiture monocromatiche), è stato casuale o una
scelta?
Da
subito abbiamo desiderato imprimere una forte riconoscibilità alla
linea editoriale, optando per un target definito ed una cifra
stilistica all'insegna della semplicità: colori pieni, tratti netti,
immagini estremamente leggibili e riproducibili. A partire dal
formato dei libri, sempre su base 20 cm, vorremmo riuscire a
distinguerci nel fittissimo panorama editoriale per l'infanzia,
ricavandoci un piccolo spazio per i nostri ronzii.
3-
Per alcuni albi è possibile scaricare anche delle app (solo per i
mela dotati e gli altri?), che opinione avete della editoria
digitale?
Alla
base del progetto sta l’idea che un libro sia un’esperienza
aperta, potenzialmente senza fine, un punto di partenza per altre
storie, altri racconti e nuovo divertimento.
Così
abbiamo pensato di rendere il più possibile concreta
quest’intuizione, realizzando anche l’applicazione, che ad oggi
è un’esclusiva de "Il
libro bianco"
e si propone come ulteriore modalità di approccio alla storia che
raccontava la carta stampata.
Quindi
non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti dell'editoria digitale:
riteniamo che qualsiasi progetto abbia dignità qualora costruito con
cura e pazienza, indipendentemente dal supporto su cui si trova.
Purtroppo
per il momento l'app è soltanto una ed effettivamente riservata agli
utenti “mela dotati”, gli altri speriamo di poterli accontentare
in futuro!
4-
Come nasce un vostro albo?
In
equipe: ogni aspetto della parabola creativa e produttiva di un libro
viene il più possibile condiviso, a partire dall'idea iniziale,
passando per le illustrazioni, i testi, le soluzioni grafiche e la
scelta dei materiali di stampa. Al di là dell'ovvia “divisione dei
compiti” lo spirito del progetto è collettivo, si maneggia, pensa
e ripensa ogni aspetto con spunti e suggerimenti che provengono da
tutti i membri del gruppo.
Questo post partecipa alla iniziativa "I venerdì del libro" promossa dal blog Homemademamma.
Un libro molto particolare...
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