Se vuoi puoi..

venerdì 7 marzo 2014

I venerdì del libro: "Si vede non si vede"

Oggi riesco a presentare l'altro libro (quello che è piaciuto di più a me) tra quelli che la casa editrice Minibombo ha presentato con un divertentissimo laboratorio in una biblioteca che frequentiamo.
AUTRICE: Silvia Borando
TITOLO: Si vede non si vede
CASA EDITRICE: Minibombo
PAGINE:  28
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
ETA' CONSIGLIATA: dai 3 anni
I colori delle pagine di questo libro nascondo un segreto. Di chi saranno quegli occhietti bianchi nella pagina verde? E chi si è nascosto in tutto quel giallo?
Mi nascondo o mi svelo?




Per chi:
sta imparando a riconoscere i colori e gli animali;
si diverte a giocare a nascondino;
ama la grafica essenziale.

Avendo apprezzato il laboratorio e il progetto editoriale Minibombo, ho contattato Chiara Vignocchi (responsabile ufficio stampa Minibombo) che gentilmente ha risposto ad alcune mie domande.


1- Da chi è partita l'idea e quale è stato il percorso per arrivare a Minibombo?

Minibombo nasce da un’idea di Silvia Borando e di Lorenzo Clerici e dalla loro passione per i libri per bambini. Entrambi si sono cimentati nella scrittura e nell’illustrazione a partire dalla comune esperienza lavorativa presso TIWI, uno studio di Reggio Emilia che produce video in grafica animata. TIWI ha messo a disposizione risorse, collaudata esperienza nello storytelling e creatività accogliendo con entusiasmo l'idea di partenza. Così oggi Minibombo è un gruppo di mani e teste molto giovani, che si valgono delle più disparate competenze (grafici, illustratori, animatori, programmatori…) per scambiarsi idee, spunti e suggerimenti fino ad arrivare alla creazione di un prodotto il più possibile pensato e condiviso.

2- Avete impostato subito un target (età intorno ai 3-6) e uno stile (immagini nette su campiture monocromatiche), è stato casuale o una scelta?

Da subito abbiamo desiderato imprimere una forte riconoscibilità alla linea editoriale, optando per un target definito ed una cifra stilistica all'insegna della semplicità: colori pieni, tratti netti, immagini estremamente leggibili e riproducibili. A partire dal formato dei libri, sempre su base 20 cm, vorremmo riuscire a distinguerci nel fittissimo panorama editoriale per l'infanzia, ricavandoci un piccolo spazio per i nostri ronzii.

3- Per alcuni albi è possibile scaricare anche delle app (solo per i mela dotati e gli altri?), che opinione avete della editoria digitale?

Alla base del progetto sta l’idea che un libro sia un’esperienza aperta, potenzialmente senza fine, un punto di partenza per altre storie, altri racconti e nuovo divertimento.

Così abbiamo pensato di rendere il più possibile concreta quest’intuizione, realizzando anche l’applicazione, che ad oggi è un’esclusiva de "Il libro bianco" e si propone come ulteriore modalità di approccio alla storia che raccontava la carta stampata.

Quindi non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti dell'editoria digitale: riteniamo che qualsiasi progetto abbia dignità qualora costruito con cura e pazienza, indipendentemente dal supporto su cui si trova.

Purtroppo per il momento l'app è soltanto una ed effettivamente riservata agli utenti “mela dotati”, gli altri speriamo di poterli accontentare in futuro!



4- Come nasce un vostro albo?

In equipe: ogni aspetto della parabola creativa e produttiva di un libro viene il più possibile condiviso, a partire dall'idea iniziale, passando per le illustrazioni, i testi, le soluzioni grafiche e la scelta dei materiali di stampa. Al di là dell'ovvia “divisione dei compiti” lo spirito del progetto è collettivo, si maneggia, pensa e ripensa ogni aspetto con spunti e suggerimenti che provengono da tutti i membri del gruppo.

Questo post partecipa alla iniziativa "I venerdì del libro" promossa dal blog Homemademamma


 

1 commento:

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