Ultima puntata di "Creare i libri" dedicata al laboratorio che ho frequentato un mese fa. Nella terza lezione Noemi mi ha introdotto nel mondo dei libri da ascoltare e toccare.
Arrivata alla libreria due sorprese. La prima è che sarei stata l'unica allieva della serata, la seconda è stata la visione di una striscia di materiali e colori a mia disposizione
E il piacere dovere di ascoltare il loro rumore tramite uno stetoscopio.
Esperienza insolita ma rivelatrice di messaggi mai ascoltati
Una lavagna nera su cui lasciare il mio segno
In realtà un cartoncino piuttosto grande diviso in 16 parti e tagliato secondo una spirale, questo permette di ottenere, con le piegature, un libretto con strane aperture.
Wow questa è stata la lezione più bella delle tre, non so se per la suggestione dei materiali (sia la matericità che il contrasto cromatico con il cartoncino nero), per la piccola esperienza maturata o per l'esclusivo rapporto con la docente.
Il libro che ne è scaturito (terminato nei giorni seguenti) mi ha emozionato e continua a farlo ogni volta che lo apro e lo sfoglio.
Copertina
Il libro è chiuso da una retina rossa (sacco arance in mio possesso) agganciata da due occhiellature sul retro. Si incastra lo stetoscopio utilizzabile per un tour plurisensoriale.
Pagina 1: Nuvole
Filtro per cappe e paglietta metallica. Immaginate la differenza del suono....
Pagina 2: Punte
Lattice per fermare i tappeti e foglio di plastica sottile con cerchi in rilievo
In basso a sinistra un particolare
Il taglio a spirale del cartoncino crea una disomogeneità nell'apertura delle pagine. La curva del taglio si traduce in una apertura dal basso verso l'alto. All'inizio risulta strano e forse un po' scomodo, ma basta abituarsi o "segnalarlo" con una freccina in pastello bianco, e questa caratteristica diventa un pregio che conferisce movimento al libro.
Pagina 5: Colors dots
Mille bolle e plastica per protezione dei cassetti del magazzino svedese incollati da una parte e dall'altra per poter cogliere l'asimmetria della texture.
E un materiale di vero riciclo: film di plastica per alimenti prelevato dalla confezione (affettati) e lavato. Molto piacevole lo scricchiolio al tatto.
In basso a sinistra un particolare
Il taglio a spirale del cartoncino crea una disomogeneità nell'apertura delle pagine. La curva del taglio si traduce in una apertura dal basso verso l'alto. All'inizio risulta strano e forse un po' scomodo, ma basta abituarsi o "segnalarlo" con una freccina in pastello bianco, e questa caratteristica diventa un pregio che conferisce movimento al libro.
Pagina 3: Tende
Materiali elastici, allungabili, abbastanza sottili: tulle bianco, retina aglio rosso e carta crespa bianca.
Anche in questa pagina il formato lungo mi ha ispirato.
C'era quel pezzo verde di erba finta, così ricco di sensazioni tattili e di disomogeneità, che chiedeva solo di essere utilizzato.
Gli ho accostato materiali più morbidi e soffici. I piedini sono in feltro, credo, mentre le nuvolette sono in spugna. Una attaccata per un verso, l'altra per l'altro.
Dopo 2 pagine lunghe, si cambia di nuovo apertura e il mio segnale lo rivela
Pagina 5: Colors dots
Pagina in omaggio a questo libro che mi ha dato tanta allegria
Cartoncino rigato parallelo e a onde di vari colori
Pagina 6: Trasparenze positive e negative
Mille bolle e plastica per protezione dei cassetti del magazzino svedese incollati da una parte e dall'altra per poter cogliere l'asimmetria della texture.
E un materiale di vero riciclo: film di plastica per alimenti prelevato dalla confezione (affettati) e lavato. Molto piacevole lo scricchiolio al tatto.
Nuovo cambio di apertura che porta alla pagina successiva
Pagina 7: Fili
Spago di canapa grezzo e filo di lana rosso (il contrasto cromatico con il nero è strabiliante).
L'effetto spennellatona di vinavil da un lato mi piace perché rende i fili lucidi, ma tutta la sbrodolatura sul cartoncino andrebbe risolta in qualche modo.
La scelta della disposizione non è stata casuale, la spirale è un simbolo che amo (a 30 anni avrei voluto tatuarmelo sul collo con il numero 30 al centro). E' interessante provare a chiudere gli occhi e seguire le circonvoluzioni con le dita.
Ho lasciato gli avanzi laterali dei fili per poter notare la diversa consistenza tra il filo imbevuto di colla e quello al naturale.
Pagina 8: Elastomeri
Una collezione minima di gomme di diverso colore, due provengono dai tappetini per la cucina mentre quello arancione è gomma crepla.
L'apertura diventa più complicata, sono necessari due passaggi per arrivare alla
Pagina 9: Intrecci
Ancora in verticale ho utilizzato una retina trovata al Bradipo che potrebbe essere di qualche sportina alimentare, l'ho agganciata con una occhiellatrice per poterla farla ondeggiare tirandola dal basso.
In basso un rettangolo di nastro di iuta (credo) arancione.
Oramai quasi tutte le pagine sono state aperte, toccate, ascoltate.
Ne manca solo una, un po' nascosta, dovuta in realtà a un mio errore, ma che si è poi trasformato in una specie di ghost page - pagina fantasma. C'è ma non si vede.....
Pagina 10: Ruvidezze
L'apertura diventa più complicata, sono necessari due passaggi per arrivare alla
Pagina 9: Intrecci
Ancora in verticale ho utilizzato una retina trovata al Bradipo che potrebbe essere di qualche sportina alimentare, l'ho agganciata con una occhiellatrice per poterla farla ondeggiare tirandola dal basso.
In basso un rettangolo di nastro di iuta (credo) arancione.
Oramai quasi tutte le pagine sono state aperte, toccate, ascoltate.
Ne manca solo una, un po' nascosta, dovuta in realtà a un mio errore, ma che si è poi trasformato in una specie di ghost page - pagina fantasma. C'è ma non si vede.....
Pagina 10: Ruvidezze
Cos'altro se non la carta vetrata per chiudere con qualche spigolo il mio libro nero?
Sulla pagina di sinistra tre tipi, di tre diverse grane, colore e forma. A destra molto più morbida la moon rock carta rugosa, molto resistente anche all'acqua.Questo è decisamente IL mio libro preferito tra quelli che sono riuscita a realizzare durante le tre lezioni.
Ora l'ho infilato in una cartelletta trasparente per proteggerlo dagli eventi.
Non gli ho ancora dato un nome, accetto suggerimenti....
Non ho parole! Sei stata bravissima :-*
RispondiEliminaE grazie per la condivisione!
Fantastico!
RispondiEliminaChe fantasia ragazza! Bello
RispondiEliminaQuesto libro è bellissimo. E' da un po' che volevo procurarmi uno stetoscopio...
RispondiEliminaA me l'hanno dato in dotazione al corso e Simpatica Canaglia ha tentato subito di rubarmelo. Ma poi ci abbiamo giocato insieme.
Eliminabello davvero :-), complimenti!
RispondiEliminaLa mia piccola Anna adora lo stetoscopio e lo ha fatto scoprire anche a me... Per Pasqua invece dell'uovo ne ha voluto uno in regalo: magie dei 3 anni e mezzo! Adesso proveremo ad usarlo anche per ascoltare i rumori che ci avete consigliato... Grazie!
RispondiEliminaPaola
bellissimo!!! ho già fatto lo scorso anno il lavoro con i 5 sensi, ma questo lo metto via per la prossima volta che avrò i bambini di 3 anni
RispondiEliminagarzie ancora