Se vuoi puoi..

giovedì 28 ottobre 2010

Blog candy

Scoperto per vie traverse e tortuose segnalo il blog candy di cinnamomoepeperoncino
incrocio le dita dei piedi... quelle delle mani mi serviranno (forse) per scrivere su questo Slow Food Journal.

Letture animate: il pesciolino Arcobaleno

Sono appassionata di letture animate di libri per l'infanzia. Io e la mia simpatica canaglia spesso andiamo in biblioteca a godercele. Così quando a settembre ho organizzato la festa del suo quarto compleanno (il tema era il mare) , mi sono ingegnata per proporgliene una. Ho strolicato un pò, poi ho scelto Arcobaleno, il pesciolino più bello di tutti mari: Arcobaleno è pesciolino con tante squame variopinte ammirato per la sua bellezza. Gli altri pesci gliene chiedono una, ma Arcobaleno non si mostra generoso. Si trova così ad essere solo. senza amici con cui giocare.  Va dal saggio polipo Ottogambe che gli consiglia di donare almeno una scaglia. Arcobaleno dopo qualche esitazione inizia a regalare le sue scaglie e trova così tanti nuovi amici.
Premetto che non sono molto abile a disegnare, tagliare etc. però sono davvero fiera del mio lavoro.
Ho preso un cartocino e ho disegnato uno sfondo marino.

Sempre con il cartocino ho disegnato e poi ritagliato una serie di pesci (una per ogni bimbo invitato alla festa), il polipo ottogambe e Arcobaleno.


Ho preparato le scaglie colorate rivestendo con la pellicola di alluminio alcuni ritagli di cartoncino che poi ho decorato con i pennarelli indelibili. Ho poi attaccato dei pezzetti di velcro sulla sagoma di Arcobaleno e uno in ognuno dei pesci, la striscia complementare del velcro l'ho incollata a sulle scaglie. 
Questo è il risultato



Una volta riuscita a raccogliere i bambini (circa 7 con età dai 4 ai 10), ho consegnato ad ognuno un pesciolino. Creata l'atmosfera d'attesa ho iniziato a raccontare la storia con lo sfondo davanti , man mano che la storia si dipanava i personaggi comparivano sullo sfondo.
Quando Arcobaleno decide di iniziare a donare le sue scaglie, i bambini avevano già capito cosa fare del loro pesciolino e sono corsi da me a prendere la loro scaglietta argentata.  Avevo in mente di regalare i pesciolini ai bambini come ricordo, ma la festa è continuata ci siamo distratti e alla fine i pesci sono rimasti con noi.
La lettura è durata circa 10 minuti, non sono pronta per esibizioni più lunghe, e mi è sembrato che abbia riscosso un discreto successo, ne sto infatti progettando un'altra per il compleanno di un amichetta di simpatica canaglia. Ovviamente quando sarà pronta comparirà su questo blog.
Aggiornamento: la storia della goccia Lina è qui.

mercoledì 27 ottobre 2010

Forza e coraggio...

che siamo di passaggio! Così mi esorta mia mamma quando mi vede impalugarmi in situazioni complicate di cui non vedo l'uscita. E come tutti me ne sono capitate tante e tante me le sono andata a cercare per il gusto di vivere (incasinata).
Oggi è il mio compleanno (facciamo tra i 30 e i 40) e voglio farmi questo regalo: un sano blog per esporre, e spero condividere, pensieri, esperienze, emozioni. Anche questo però contribuirà a complicare le mie giornate.
Il titolo del mio blog si riferisce agli spostamenti imposti, desiderati, sognati effettuati nella mia vita.
Sono nata a Torino da un calabrese cresciuto a Napoli e da una mantovana, scarrozzata a Milano a due anni ci sono rimasta fino ai "non ancora" trenta. Poi sono scappata dalla fretta e dalla furia milanese verso la campagna mantovana complici un lavoro bello ma senza prospettive e un amore da testare. Il test è fallito ma ho preferito non tornare nella metropoli e sistemarmi nella piccola nebbiosa Mantova. Dopo qualche anno di libera vita da single mi innamoro talmente di un bolognese (l'ho detto che mi piace complicarmi la vita) che anche la mia perenne insofferenza verso la maternità cede. Tra un fine settimana a Mantova e uno a Bologna nasce nel 2006, in terra emiliana, la nostra simpatica canaglia che ovviamente seguirà l'iter della mamma. Infatti durante l'astensione obbligatoria e un po' di facoltativa sono stata in riviera adriatica da mia mamma (sarebbe stato troppo facile mettere su famiglia con una casa in cui vivere serenamente insieme) dato che il mio lui stava allestendo il nostro nido (che è stato poi reso abitabile solo nel dicembre 2009!!!) e quindi non aveva ancora lasciato quello genitoriale. Finito il periodo di astensione torno a Mantova con il piccolo, per 5 giorni alla settimana io, lui e le sante educatrici del nido. Così per due anni ,e non racconto ora come si vive da ragazza madre senza nessun parente vicino! L'anno scorso, evviva, ottengo l'assegnazione provvisoria a Bologna. Per un anno viviamo finalmente da vera famiglia, tutti nella stessa casa, tutti nella nostra casa. E vissero felici e contenti... NO Quest'anno scolastico niente trasferimento niente assegnazione provvisoria. Torno a MN, simpatica canaglia rimane a BO con papi Miki i supernonni. Io finanzio l'autobrennero con i miei su e giù 2 volte a settimana...  
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