Se vuoi puoi..

lunedì 30 gennaio 2012

Pinterest: 1 febbraio pinna il made in Italy

Ho visto il post di Robin che pubblicizzava la proposta di Dora del blog "Un'idea nelle mani" che mi era sfuggito.
Il 1 febbraio promuoviamo la creatività italiana, nei nostri blog ci sono tantissime idee e proposte, ma su Pinterest ne compaiono molto poche. Proviamo tutte assieme questa pacifica invasione: il primo febbraio pinna italiano.
E' un'occasione per riscoprire e scovare nuovi blog
Se non siete ancora dipendenti da Pinterest e volete provare, fatemelo sapere che vi mando l'invito (non è comunque necessario io mi iscritta senza!)
Orsù dunque preparate le IT Board


Aggiornamento del 1 Febbraio 2012 ore 15.00: è partita l'operazione PIN IT 

venerdì 27 gennaio 2012

"Scossaaaa" come dice Conti

Le altre non le avevo sentite, ma oggi ero sul letto a riposare e l'ho sentito vibrare, ho chiesto a papi Miki che era seduto in un'altra stanza se avesse sentito qualcosa e me lo ha confermato.
Chissà a scuola della canaglietta se si sono accorti di qualcosa?
Spero non ci siano feriti e danni.
Voi l'avete sentita?

I venerdì del libro: "Cerca il cerchio"

Il libro di questo venerdì è

AUTORE: Craig Frazier
TITOLO: Cerca il cerchio
CASA EDITRICE: Gallucci
PAGINE: 40
ETA' CONSIGLIATA: dai 2 anni
ISBN: 978-88-6145-239-8
Simpatica Canaglia adora le forme geometriche, ha iniziato a giocarci quando abbiamo scoperto questo gioco, aveva 2 anni, poi una persona che adora lavorare il legno ci ha regalato questo, l'estate successiva il pupo si è divertito a cercare le forme geometriche negli oggetti che lo circondavano.
La scoperta più recente è invece questa, complice una compagna di classe che frequenta un corso di inglese per bambini e tutte le proposte di libri e attività segnalate dalle varie blogger che seguo, ci siamo lanciati anche noi nella scoperta di una nuova lingua innamorandoci di questi simpatici video.
I protagonisti principali di questo albo sono ovviamente i cerchi che, come ci viene illustrato, si possono incontrare in tantissimi oggetti e situazioni della vita quotidiana.  
L'autore e illustratore è un graphic designer e si vede: i disegni sono molto semplici, i colori decisi e monocromatici, spesso in contrasto tra di loro. 
Mi ha ricordato un interessantissima serie di post sull'uso del colore nelle illustrazioni se avete tempo e l'argomento vi interessa leggete questi articoli: 1, 2, 3, 4, 5 
Questo albo è adatto anche ai più piccoli : poche frasi in rima ma non indispensabili a capire il senso del libro, anzi, a mio parere è possibile costruire insieme nuove storia a partire dalle illustrazioni.
Nelle ultime due pagine un gioco di abilità di osservazione.
Alcune pagine con il commento dell'autore.
Buona caccia

giovedì 26 gennaio 2012

Cercasi mantra possibilmente italiano

Premessa A: questo è un post-sfogo, ogni tanto escono fuori (1 e 2), chi ha le spalle larghe proceda pure, se siete in fase inc.... pure voi, forse è meglio che leggiate qualcosa di più allegro.
Premessa B: sono consapevole che i miei casini sono pittosto infimi confrontati ad altri però lamentarsi ogni tanto è catartico.

La attuale invalidità dovuta a caduta con gli sci di papi Miki, si è rivelata abbastanza destabilizzante. 
Le routine ormai consolidata della gestione di famiglia e casa si è notevolemente complicata.
Papi Miki può solo sorvegliare la preparazione mattutina  della canaglietta, non riuscendo a gestire quelle barre di strana fattura chiamate stampelle. Mammozza esce che non è ancora sorto il sole.
Nonno Ciappinaro ci ha offerto un prezioso aiuto gestendo la consegna del pupo alle adorate maestre.
Ma a Mammozza resta tutto il resto per cui oltre al lavoro mattutino, e saltuariamente pomeridiano, di addestratrice di belve feroci, deve provvedere a tenere in piedi capra e cavoli. Non sto a fare l'elenco delle varie mansioni che è necessario svolgere, la maggior parte dei lettori di questo blog sono mamme, alcune dotate di un'allegra e numerosa famiglia, alcune con pochi aiuti maschili in casa.
Mi lamento del fatto che senza l'aiuto prezioso del suddetto maschio, Mammozza dovrà diminuire il tempo dedicato a questo blolg, e soprattutto, per sopravvivere, Mammozza ha bisogno di un mantra, una frase da ripetersi ogni volta che deve sbrigare una delle faccende che prima delegava al suo dolce uomo, per non scoraggiarsi, per non sentire il male alle sue di ginocchia, per non brontolare in continuazione, per non far ricadere la sua inc.... con la sorte sui maschietti di casa.
Quindi grandi donne e grandi uomini che leggete questo blog suggeritemi frasi semplici ma efficaci per fronteggiare questo umore arrabbiato, la fatica e lo scoramento presenti e futuri. Saranno il mio mantra, però vi prego che siano in italiano non in sanscrito.
Ve ne sarò grata

martedì 24 gennaio 2012

News dalla montagna

Della serie mettiamo in piazza i propri casini 
della serie quando manca la mamma che cosa succede:
news fresche fresche dalla montagne trentine dove Papi Miki e Simpatica Canaglia stanno villeggiando da sabato: oggi il mio super montanaro scendendo l'ultima discesa della giornata 

ha avuta la fortuna di cadere, rotolare e rompersi uno degli affari crociati che abbiamo nel ginocchio.
Portato da due carabinieri di sci e barella provvisti al pronto soccorso di Brunico ha aspettato pazientemente 3 ore che gli dessero l'allegro responso.
A quanto riferisce l'amato papi, l'ortopedico di trentennale esperienza gli prescive tre settimane di riposo e stampelle per dare modo al crociato rotto di ricrociarsi opportunatamente. Questo sarà possibile grazie al fatto che non si è verificato nessun versamento.
Nel frattempo che il caro papi si divertiva con la Benemerita, il figliolo depositato alla scuola-asilo di sci veniva prelevato e custodito dalla diciassettenne cugina di terzo grado. L'abile ragazza ha intrattenuto il pargolo, riuscendo anche nell'impresa non ancora riuscita all'infortunato papi di fargli fare un riposino pomeridiano. Grazie S. 
E grazie anche al papi di S. che si è preso cura del mio fidanzato.
A domani il ritorno degli sportivi di famiglia.

lunedì 23 gennaio 2012

Grembiulino decorato

Con questo post voglio ringraziare Bietolina per i doni inviatici grazie al suo giveaway. Tra questi era compreso un grembiule da cucina bianco, taglia per bimbo a cui, nei giorni scorsi, Simpatica Canaglia si è dedicato per personalizzarlo.
Cosa ci avrà mai disegnato sopra...
per chi legge da un po' questo blog non dovrebbe essere difficile da indovinare...



.... già una bella macchinina rossa, la mia (chiamata dal nonno Ciappinaro "Corrierino Rosso"), che sembra proceda tranquilla nei sui su e giù per la pianura.
Eccolo indossato dal modello (senza testa)


Adesso è diventato la sua divisa ufficiale per i momenti in cui pasticciamo con colori, carta e pozioni (questa la rubo alla 'povna)

domenica 22 gennaio 2012

Gli esperimenti della Domenica: indicatori di pH naturali

Questa domenica Simpatica Canaglia non è con me, è andato con papi Miki qualche giorno in Trentino.
Aspettavo da un po' questi giorni per due motivi:
  1. ho bisogno di stare un po' da sola ogni tanto per gustarmi il silenzio
  2. i due uomini di casa hanno bisogno di stare un po' per conto loro senza l'ingombrante presenza di Mammozza che, senza volerlo, limita la condivisione di giochi e attenzioni tra i due
Peccato che già senta un vuoto pazzesco in casa e non vedo l'ora che mi chiamino per sentire le loro voci.
Ma sarò ben complicata!

Veniamo al titolo del post..
Questo esperimento è nato per caso, mercoledì volevo cucinare il cavolo rosso (Ci con questo ingrediente non ha realizzato ricette ma opere d'arte! e ha scritto anche un post sui coloranti naturali usati come indicatori di pH), l'ho tagliato a strisce e l'ho messo a bagno. Quando l'ho scolato mi sono accorta che l'acqua di lavaggio era blu!

Questo è stato davvero inaspettato! A scuola, durante le lezioni di analisi chimiche, abbiamo usato l'estratto di cavolo rosso (estraendolo con alcol etilico), ma non immaginavo bastasse l'acqua di lavaggio.
Allora ho chiamato il mio aiutante e gli ho fatto vedere la magia. Cosa abbiamo utilizzato:
  • acqua di lavaggio del cavolo rosso
  • tazzine, sarebbe stato meglio bicchierini di vetro incolore, tipo quelli da liquore
  • succo di limone, aceto, sapone per le mani e ammoniaca (attenzione questa l'ho maneggiata io e mi sono raccomandata di non respirare sopra la tazzina)
Il mio aiutante si è messo il suo camice e abbiamo iniziato a sperimentare
  1. abbiamo messo in ogni tazzina un po' di acqua di lavaggio
  2. In tutte tranne una che serviva come riferimento (reputo molto importante spiegare che quando si vogliono osservare dei cambiamenti è necessario ricordare bene da dove o da cosa si è partiti, in analisi chimica si chiama anche il "bianco") abbiamo aggiunto qualche goccia delle sostanze da testare.
Risultato una bella scala cromatica. Da sinstra: succo di limone, aceto, bianco, sapone per mani, ammoniaca


Che cosa è successo?
Se volete una spiegazione più dettagliata potete leggere qui oppure qui (più dettagliato)
La mia spiegazione è decisamente semplificata: il pH è un indice della acidità o basicità di una soluzione che sono caratteristiche opposte delle sostanze. Nel cavolo rosso ci sono delle composti che cambiano il loro colore a seconda che si trovino in presenza di acidi o basi (se c'è qualche pollice verde che legge, pensate alle ortensie e all'importanza del pH del terreno per il loro colore).
Non ho mica preteso che Simpatica Canaglia capisse il senso del pH, ma che basta poco per cambiare si.
Buona domenica


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Grazie! Del premio grazie del premio bis

Quando ho ricevito da Monica del blog Unconventional Mom  il premio "The Versatile blogger" 


ho pensato che il titolo del post potesse prendere spunto da questo motivetto


lo so non c'entra molto però in questa domenica solitaria e soleggiata voglio ricordare questa canzoncina per ringraziare Monica per il premio, sperando che lesci un sorriso anche a lei.
Non ricordo come ho iniziato a seguire il suo blog, probabilmente grazie ai venerdì del libro di Paola, ho apprezzato così le recensioni dei libri, i suoi playgroup per giocare con i bambini e con la lingua inglese,  la sua creatività nel creare giochi con materiali di recupero.
Le regole da seguire sono le seguenti
  1. Ringraziare chi ci ha fatto il regalo indicando il link del suo blog - fatto!
  2. Condividere 7 cose/fatti/notizie di chi lo ha ricevuto:
  • quest'anno entrerò negli 'anta, sono classe 1972, fortunatamente ho scoperto che diverse blogger che seguo sono mie coetanee, così mi sentirò un po' meno vecchietta.
  • Sono sempre più cotta del mio bimbo: quando era piccolo gli volevo bene certo, ma ora che cresce e comunica così tanto lo adoro sopra ogni cosa.
  • Mi devo ricordare che Simpatica Canaglia non è MIO e che prima o poi allenterà le saldi funi che ora ci legano. Dovrò essere orgogliosa e non triste quando arriverà quel giorno.
  • Fra qualche settimana inizierò una nuova terapia che mi spero mi permetterà di costruire con il cibo un rapporto sano e equilibrato.
  • Quand'ero single ho fatto dei corsi di teatro in cui mi sono divertita come una pazza.
  • Mi mancano le uscite notturne con le mie pazze amiche mantovane conosciute al corso sopra
  • Ogni giorno vorrei imparare qualcosa di utile
      3. Dovrei passare il premio ad altr/e 15 blogger, ma su questo come già spiegato a Monica passo.

venerdì 20 gennaio 2012

I venerdì del libro: "Il libro della batteria"

Altro libro regalatoci da Babbo Natale che impensabilmente ha entusiasmato Simpatica Canaglia

ILLUSTRATORE: Tony Wolf
TITOLO: Il libro della batteria
EDITORE: Dami
PAGINE: 20
ETA' CONSIGLIATA: dai 3 anni
ISBN: 9788809768987
è perfetto per tutti i bambini che vogliono imparare a suonare questo strumento. Attraverso le illustrazione di Tony Wolf il libro insegna in maniera facile a suonare dei ritmi che vanno dal jazz al rock. Il modulo elettronico presente nel libro è stato pensato per far suonare in maniera indipendente i cinque strumenti rappresentati non solo dall’immagine dello strumento, ma anche da un colore che li contraddistingue, così che anche un bambino di tre anni possa suonare.
Soprattutto i primi giorni la simpatica canaglia ci ha dato parecchio dentro, riempiendomi i pomeriggi con le basi ritmiche preregistrate e facendomi scegliere la mia preferita. Purtroppo di musica ne so veramente poco, quello che ho imaparato e dimenticato lo devo al prof di musica delle media che ci faceva cantare i canti natalizi, i canti di guerra, suonare il flauto. Mi ricordo ancora però un brano che ci fece ascoltare e che successivamente chiesi di comprare ai miei genitori: "Una notte sul monte Calvo" di  Mussorgsky, utilizzato anche in Fantasia film di animazione della Disney del 1940


E' un brano pieno di pathos, copio e incollo da Wilipedia
Nell’opera si immagina che il giovane protagonista, di nome Gritzko, la notte prima di riuscire ad ottenere, dopo tante peripezie, la mano della ragazza che ama, si ubriachi, cada addormentato e sogni. Sogna di assistere al raduno delle streghe e di demoni che si svolge, secondo le credenze popolari, ogni anno nella notte di San Giovanni (24 giugno). Diavoli e streghe si rincontrano così con Satana in persona, che qui ha nome di Chernobog. Proprio perché si trattò di maligni esseri soprannaturali, Mussorgskij fa loro intonare anche alcune parole senza senso, come facessero parte di un linguaggio a noi sconosciuto. Gritzko, nascosto dietro ad una roccia, osserva esterrefatto la scena: le streghe e i demoni ingaggiano danze furibonde, in un crescendo "demoniaco", fino all'acme, con il "Sabba", durante il quale danno libero sfogo alla loro follia; vengono infine interrotti dal suono delle campane di una chiesa. Lì Gritzko si risveglia, ancora percorso da tremori per l'incubo appena vissuto.

Mica micio micio bau bau.
 
Questo post partecipa ai venerdì del libro di Homemademamma

domenica 15 gennaio 2012

Giochi fai da te: scarabeo semplificato

Niente esperimenti scientifici per questa domenica, oggi ci siamo dedicati a creare un nostro scarabeo in versione under 6.
Questo progetto non è una mia invenzione, immagino che la rete sia piena di questo tipo di realizzazioni, lo stimolo si questa domenica è saltato fuori da qui, peccato non ricordarmi il modo in cui vi sono giunta
Questo è stato il nostro risultato finale:


Abbiamo usato:
- tappi di plastica blu per le vocali e bianchi per le consonanti
- forbici
- colla stick
- lettere maiuscole scritte in carattere arial e dimensione 68

Con un programma di video scrittura ho disegnato dei cerchi di diametro leggermente minore di quello dei tappi in mio possesso (nel mio caso 3 cm). Ho fatto in modo che l'area del cerchio fosse trasparente e all'interno ho scritto le varie lettere dell'alfabeto in stampatello. Le vocali le ho ripetute 5 volte, le consonati 2 o 3. 
Dopo averle stampate io e Simpatica Canaglia ci siamo dedicati alla parte un po' più noiosa del lavoretto, tagliare le nostre 66 lettere. 

Sto infatti cercando di fargli capire che, per ottenere dei buoni risultati, è necessario avere mooolta pazienza e applicarsi anche alle mansioni meno divertenti con lo stesso impegno: oggi sono riuscita a fargli tagliare 2 righe di lettere, oltretutto tagliare con le forbici seguendo una linea è un obiettivo che vorrei raggiungesse per la fine della scuola materna.
Passo successivo: incollare i cerchi con le lettere sui tappi
Un po' di colla

Schiaccia schiaccia
Tempo di realizzazione: 1 ora ( la fase più lunga è stata quella sul PC)
Pronti a giocare....
Il primo gioco l'ha voluto sperimentare Simpatica Canaglia: usare le lettere per scrivere le parole preferite
Il secondo gioco l'ho proposto io, prendendo spunto dalle regole dello Scarabeo: si pescano 10 lettere, 4 vocali e 6 consonanti, il primo giocatore deve scrivere una parola di senso compiuto con le lettere a sua disposizione, il secondo scriverne un'altra attaccandosi a una lettera della parola presente sul tavolo. Ho semplificato il punteggio: 1 punto per parola. Abbiamo iniziato, Simpatica Canaglia ha scritto "chiave" (abbiamo capito che la H può stare vicino solo alle vocali e alla C e G), io ho risposto con fumose, Simpatica Canaglia ..... ha mandato tutto a monte perchè non voleva usassimo le lettere usate per scrivere "macchinanavetreno"). Uffa, mi stavo divertendo.
Ho poi coinvolto anche papi Miki: con lui versione diversa. Il punteggio era legato al numero di lettere usate, dopo aver scritto la parola si poteva prendere una sola lettera, o vocale o consonante, il gioco è finito quando Mammozza è riuscita a finire tutte le sue lettere mentre papi Miki era rimasto con U, H, Z (un po' sfortunato in effetti!).
Credo comunque che riusciremo a inventarci altri giochi, se il pupo non sclera!



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venerdì 13 gennaio 2012

I venerdì del libro: 10 viaggi e 1 sogno

Ecco uno dei libri che Simpatica Canaglia ha ricevuto in regalo da Babbo Natale:

AUTORI: Meritxell Martí, Xavier Salomó (illistratore)
TITOLO: 10 viaggi e 1 sogno
EDITORE: Gallucci
PAG: 12
ETA' CONSIGLIATA: dai 4 anni
ISBN: 978-88-6145-222-0

Un bellissimo, ma abbastanza delicato, pop-up dedicato ai veicoli da trasporto, anche piuttosto insoliti.
A ogni pagina corrisponde un mezzo, un viaggio, una magia. Sollevando l'ala su cui è disegnata la silhouette del veicolo compaiono paesaggi diversi: cittadine, colline, fari costieri. Nelle illustrazioni compaiono sempre sia persone che animali e ogni quadro contiene un particolare a sorpresa.
Un po' deludenti i brevi testi che accompagnano le immagini, a volte in rima a volte solo assonanze, l'originale è in spagnolo, non so se questo limite parta da lì o sia dovuto a una traduzione non molto felice.
A Simpatica Canaglia è piaciuto molto, ogni bambino ritrova in queste immagini almeno uno dei suoi sogni: volare, i pirati, le sirene. 
Purtroppo dopo una settimana abbiamo già dovuto incollare un piccolo strappo di pagina: piccolo prezzo da pagare ai pop-up.
Per ammirare alcune pagine dell'albo potete navigare fino al blog di  Xavier Salomó.
Per leggere altre recensioni salite su un deltaplano e veleggiate su:

Dalle vacanze di Natale anche io e Simpatica Canaglia siamo su Anobii


Questo post partecipa ai venerdì del libro di homemademamma

mercoledì 11 gennaio 2012

Ricordi di asilo

Ho copiato paro paro il titolo del post di oggi di Claudia perchè leggendolo mi è venuta la stessa voglia di ricordare come ho vissuto il MIO asilo, ora che Simpatica Canaglia sta frequentando il suo (purtroppo) ultimo anno.
Il mio asilo era privato, da quello che mi ricordo la scelta era stata dettata da una comodità logistica, si usciva dal cancelletto in fondo al cortile del grande complesso condominiale, si attraversavano le strisce pedonali, dopo pochi passi si svoltava in una strada chiusa al traffico e si entrava.
Me lo ricordo rosa, ad un solo piano, un grande giardino intorno. 
Dentro tre grandi saloni, identificati da un colore, su ogni salone si affaciavano tre aule che ricordo piuttosto grandi. (L'unico limite della scuola della canaglietta è che è davvero piccola). Nelle aule mi ricordo dei banchi gialli a forma esagonale o ottagonale su cui disegnavamo e mangiavamo.
Credo che una delle maestre che ho avuto si chiamasse Graziella, mentre nella sezione accanto c'era la temutissima suor Massima, un donnone con capelli bianchi e occhiali sempre seria che forse mi intimorirebbe anche adesso.
Mi ricordo che nella mia sezione non c'era nessuna delle mie amiche del cortile, ma giocavo sempre con i due terribili gemelli Andrea e Alessandro che avevano un anno meno di me.
Odiavo fare il riposino nelle brandine verdi e odiavo colorare. Mi piacevano invece le lezioni di musica, ma forse non ero tra le più portate perchè il mio strumento era il triangolo.
Ho stampato davanti agli occhi soprattutto le architetture e le disposizioni degli spazi, ad esempio gli armadietti con il simbolo (un vago sentore di castagna...) sulla sinistra subito dopo la porta, il grembiulino a quadretti rosa, l'asciugamanino, la tovaglietta e il tovagliolo con attaccato il quadratino che lo identificava come nostro.
Mi ricordo benissimo di un pomeriggio in cui mia mamma e la signora che ogni tanto la aiutava nelle faccende domestiche non si erano capite e nessuna era venuta a prendermi alle 15.30. Ci rimasi malissimo, stetti tutto il tempo ad attenderle seduta sulla panchina nel salone mentre i bambini che si fermavano al post scuola giocavano allegri, il the con i biscotti offertomi dalla suora non mi consolò. Io lo ricordo come un tempo lunghissimo, mia mamma sostiente che fu soltanto mezz'oretta. 
Non mi sono dimenticata di un episodio di cui non vado per niente fiera: un giorno litigai con un mio compagno, mi arrabbiai tantissimo e non so per cosa, gli tirai i capelli. Non mi ricordo la punizione ma ho ben impressa la vergogna per essermi trovata in mano alcune sue ciocche.
Mia mamma mi ha raccontato che l'ultimo anno non lo completai perchè mi annoiavo a fare tutte quelle schede didattiche che ora invece mi piacciono tanto e che ogni tanto rifilo alla canaglietta.
Questo è quanto per ora mi ricordo, se lo confronto con tutti i racconti che mi fa la canaglietta delle sue intense giornate scolastiche capisco che non è nulla. 
Peccato dimenticare le grandi amicizie, il desiderio di condividere giochi e momenti, l'affetto per le maestre e le dade, il mandarmi via quando lo vado a prendere prima per la voglia di  stare con i compagni del post scuola a giocare e a fare i lavoretti con Elena o Andrea

martedì 10 gennaio 2012

Manualità fine (ma mi perdonino i vegetariani)

Preparazione cena
Simpatica Canaglia aiutante cuoco
Operazione: taglio mortazza a cubetti
 (a scuola hanno introdotto l'uso del coltello)




domenica 8 gennaio 2012

Gli esperimenti della Domenica: trenini e magnetismo

Avete presente i trenini di legno, quelli che trovate a prezzi abbordabili dagli svedesi? 
Oggi li abbiamo usati per capire qualcosa sul magnetismo.

Il primo fenomeno lo aveva già osservato tempo fa Simpatica Canaglia: i vagoni del treno non si possono unire a caso ma esiste una disposizione preferenziale, ciò è dovuto al fatto che un magnete ha due poli. Poli opposti si attraggono  mentre quelli uguali si respingono

Questa forza di repulsione è intensa, permette di spostare un vagoncino, è attiva anche se non è presente contatto tra i due oggetti.
Secondo esperimento
Che cosa subisce il fenomeno del magnetismo?
Armati di vagoncino, siamo andati in giro a osservare quali oggetti e quindi quali materiali venivano attratti dalla calamita sul vagoncino e quali non mostravano nessun effetto. Ho spiegato alla canaglietta che la calamita attrae un materiale che si chiama ferro, che è un tipo di metallo (materiale freddo a temperatura ambiente, lucido), definizione che già conosceva.


Macchinina di metallo evidentemente non ferro
Piano cottura: contiene ferro


Frigo di aspetto metallico: contiene ferro
Lavello, inaspettatamente, non contiene ferro
Forno contiene ferro
Vetro, ovviamente no

Pallina albero: niente ferro anche se luccica

Carta stagnola: niente ferro



Legno
Radiatore
Terzo esperimento
Abbiamo deciso di allargare le nostre osservazioni: il vagoncino ha mostrato l'esistenza di due poli, anche gli altri magneti presenti in casa hanno la stessa proprietà? Una calamita da frigorifero e delle letterine magnetiche ci hanno aiutato

Quarto esperimento
Poli magnetici e poli terrestri: costruiamo una calamita
Seguendo le istruzioni, con materiali trovati in casa abbiamo provato a costruire una rudimentale bussola.
Purtroppo non possendendo una vera bussola non siamo stati in grado di verificare direttamente la precisione del nostro oggetto ma sapendo dove nasce il sole dalle nostre parti abbiamo appurato che la bussola homemade è piuttosto precisa.
Se qualcuno volesse approfondire consiglio questo post che poi è la risposta di Annarita alle domande degli studenti che hanno costruito una calamita
 

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martedì 3 gennaio 2012

Tempo libero? Lavoriamo sul tempo ovvero costruiamo un orologio

Dopo qualche coccola nel lettone, dopo un'avvincente gara di rally tra le sue macchinine, dopo avermi ripetutamente chiesto se preferisco una Maserati o una Lamborghini, a un quarto a mezzogiorno la simpatica canaglia ha reclamato "Mammaaaa facciamo un esperimento!".
Il ragazzo conosce bene i miei punti deboli, sa che a queste richieste non so dire di no.
Così ho aperto la mia lavagna su Pinterest dedicata alla scienza.
Lui ha puntato sicuro il dito qui.
Ci siamo messi al lavoro alacremente, in meno di un'ora avrei dovuto creare un orologio, svuotare la lavastoviglie, apparecchiare e cucinare un pranzo commestibile.
Ecco il nostro risultato:


Tutto sommato è stato abbastanza facile, abbiamo preso:
  • una delle nostre onnipresenti scatole di cartone
  • carta colorata
  • un fermacampione
  • colla in stick
  • pennarelli
  • matita
  • forbici
  • un coperchio e una zuppiera per fare i cerchi
Ho disegnato un cerchio sul cartone con un coperchio, ritagliato, bucato al centro con la punta della matita.
Ho ritagliato due cerchi di misure e colori diversi e li abbiamo attaccati al cerchio di cartone
Nel cartone abbiamo ritagliato le lancette di lunghezza differente e le abbiamo rivestite con la stessa carta colorata usata per i due cerchi, fatto un buchino nella parte bassa.
Con i pennarelli ho scritto le ore all'interno del cerchio più piccolo e i minuti in quello più grande.
Abbiamo fermato quadrante e le due lancette con un fermacampione.
Ore 12.50 l'orologio era pronto, Simpatica Canaglia in sala a giocare a leggere l'ora, Mammozza in cucina ha messo l'acqua sul fuoco.
Ore 13.10 papi Miki ha poggiato il suo santo sederino sulla sedia davanti a un abbondante piatto di pasta fumante.
Fiuuu ce l'ho fatta!

 

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