Se vuoi puoi..

venerdì 26 novembre 2010

Sto allevando un falsario!

Mercoledì sera, in macchina, io e la canaglietta stiamo tornando a casa.
"Mamma da grande voglio fare quello che cambia le gomme alla Mercedes"
"Il tecnico che sta ai box quando ci sono i gran premi?"
"No quello che cambia le gomme e basta"
"Non dovrebbe essere un lavoro molto difficile, però non ti piacerebbe fare qualcosa di un po' più particolare?"
"Si voglio costruirmi una macchina e poi andare dal rottamaio e prendere il simobolo della Abarth e poi ce lo metto su".

giovedì 25 novembre 2010

Casa è dove il cuore è caldo

Quando ho lasciato Milano per Mantova non ho avuto rimpianti, ma quando l'anno scorso mi sono trasferita da Mantova a Bologna all'inizio ho sofferto. A Mantova mi ero ricostruita un nuovo lavoro, una vita sociale, una casa tutta per me e tutto da sola, senza il paracadute della mia famiglia. Lasciare tutto questo mi preoccuava, "Ne varrà la pena? Non avrò pentimenti?". Ho spesso temuto di sentirmi un po' estranea a Bologna, la casa cha abitiamo era stata acquistata da papi Miki prima di conoscerci e all'inizio la sentivo come qualcosa che non mi apparteneva, la sua ristrutturazione è stata molto lunga, difficoltosa, rallentata da questioni familiari che tutt'ora non ho digerito ed io non ero molto coinvolta. Poi quest'anno per via del lavoro, sono dovuta tornare nel mio appartamentino mantovano, nel frattempo depredato di vari arredamenti spostati su Bologna. Non ha più lo stesso calore, la stessa intimità, io non ci sono più affezionata. Invece quando domenica sera parto da Bo, so di abbandonare il calore, la gioia di una casa che non ho amato ma che ora mi appartiene perchè è lì che il cuore batte, è lì che il cuore è caldo. 

domenica 21 novembre 2010

La storia animata del mese: "Il viaggio della goccia Lina"

Adoro le letture animate e visto il risultato ottenuto al compleanno di Simpatica Canaglia, ho voluto riprovare. Ieri siamo andati al compleanno di F., un' amichetta dell'asilo di SP, e ho proposto alla combriccola di nani la storia della goccia Lina. Ho cercato in biblioteca dei testi che trattassero del tema dell'acqua (ad esempio: Splish spalsh! Un libro sull'acqua il fantastico mondo del signor acqua L'acqua è vita) e del ciclo che compie, anche utilizzando termini scientifici (perversione professionale) che magari i bambini non conoscessero. Poi ho messo insieme le cose che mi interessavano di più e questo è stato il risultato. 
Oltre a raccontare la storia ho pensato di introdurre dei gesti (scritti in corsivo), che potessero fare anche i bambini, in modo che si sentissero più coinvolti dalla storia.
Non ho inserito foto perchè al momento non le possiedo e dovrò chiedere il permesso ai genitori dei bimbi presenti per poterle postare.
IL VIAGGIO DELLA GOCCIA LINA
 
Tutti intorno a cerchio seduti
Bambini vi voglio raccontare una storia, la storia di una goccia d’acqua di nome Lina.
Lina viveva insieme a tante sue amiche, in  un bel mare azzurro e trasparente.
Quando Lina e le sue amiche mangiavano o dormivano o leggevano un libro, il mare era calmo e tranquillo, Ma quando decidevano di giocare, di correre, di saltare e di fare le capriole, il mare diventava sempre più mosso e agitato.
Ci si alza in piedi e si comincia a muoversi come si vuole
Lina era molto felice di appartenere a quel bel mare e di poter giocare con tutte le sue amiche, ma un giorno successe che
il sole era più caldo del solito,
farsi vento
Lina cominciò a sentirsi un po’ strana, si sentiva sempre più leggera, sempre più leggera fin quando avvenne una magia….
Iniziò a sollevarsi dal mare e andare sempre più in alto, sempre più in alto verso quel caldo sole
Ci si mette sulle piedi si tirano le braccia verso l’alto stirandosi
Lina, che ora non era più una goccia d’acqua ma era diventata vapore, era ora libera di muoversi nell’aria.
I bambini possono muovere come uccelli o come credono ci si possa muovere liberi
Spinta dal vento che soffiava sempre più forte
soffiare
Vedeva sotto di sé il mare e poi le città, le campagne e le montagne. Ad un certo punto incominciò a sentire sempre più freddo e allora si avvicinò alle altre goccioline che si trovavano nell’aria, Il freddo aumentò, "Su stringiamoci di più" disse Lina alle altre goccioline "così ci scaldiamo".
Ci ridiamo le mani e stringiamo il cerchio
Piano piano si formò una nuvola, prima bianca e leggera ma con l’arrivo di altre goccioline e con sempre più freddo, la nuvola diventò grigia e gonfia di pioggia.
Ad un certo punto….. patapum patapum nel cielo comparirono lampi e rimbombarono tuoni. Arrivò il temporale. La nuvola ormai troppo pesante per reggere tutte le gocce, lasciò cadere a terra Lina e le sue amiche che tornarono ad essere liquide.
Si sbattono due dita sul dorso della mano o si porta il bastone della pioggia.
Piove piove
Lina caddè sulle montagne vicino a Pistoia proprio dove nasce il fiume Reno, ed è proprio lì che andò a finire. Lina non era mai stata in un fiume e le piaceva proprio, l’acqua  era fresca e pulita e poi scorreva più veloce di quella del mare.
Ci si può sdraiare per terra e rotolare
Lina corse lungo tutto il Reno, passò da Porretta, Vergato, Marzabotto, Sasso Marconi ma quando arrivò a Casalecchio……
Tutti fermi ci si guarda intorno
Si trovò rinchiusa in una vasca e poi si sentì risucchiare e poi venne fatta passare in una serie di tubi prima abbastanza grandi ma poi sempre più piccoli finchè..
“aria finalmente” urlò Lina
respirare come dopo un’apnea
ma poi si rese conto di essere in un bicchiere di vetro tenuto in mano da un bambino che se la bevve tutta d’un fiato
mimare il gesto di bere un bicchiere d’acqua
Lina adesso si trovava nel corpicino di…..(citare i nomi dei bimbi) passò per
Mimare il percorso dell’acqua lungo il corpo fino alla vescica
la gola, la faringe l’esofago, lo stomaco e poi nel sangue nei reni nella vescica e infine…..
psss psss
Di nuovo all’aria espulsa come pipì nel water
Lina non fu molto contenta di essere diventata pipì,  era tutta gialla, puzzava  e poi si trovava in posto proprio brutto, buio, puzzolente…. Lo sapete dov’era finita Lina?
Nelle fognature dove viene raccolta tutta l’acqua che viene dai bagni dalle cucine dai tombini delle strade.
Fortunatamente dalle fogne Lina fu portata in una grande vasca chiamata depuratore. In questo posto le gocce d’acqua come Lina vengono pulite, profumate così da poter tornare nel fiume.
Infatti Lina tornò nel fiume Reno, passò da Bologna, Cento, Argenta, Comacchio e finalmente…..
Il mare il suo bellissimo mare da dove era partita.
Che bel viaggio che ha fatto Lina quante cose ha visto e imparato

Sono abbastanza soddisfatta del risultato, non tutti i bimbi hanno retto fino alla fine, ma la sala era grande e non ho pensato di delimitare l'area per evitare le distrazioni degli altri giochi, e io sono alle prime armi. Comunque mi sono divertita, soprattutto a rotolarmi come una bambina con tutta la mia ciccia su quel bel parquet .

domenica 14 novembre 2010

bicchieri sonori

Con la scusa di aprire finalmente una bottiglia di vino acquistato nel giorno di cantine aperte dell'anno scorso ho tirato fuori due bei calici da rosso. Messi in tavola, mi sono raccomandata alla simpatica canaglia di stare attento di non giocarci bowling. Poi mi è venuta un'idea: uno scampolo di fisica del suono.


Alla piccola camaglia ho detto poche cose sul suono:
  • il suono nasce da una vibrazione
  • il suono che nasce dal bicchiere è dovuto alla vibrazione del vetro.
Per adesso ci accontentiamo.

giovedì 11 novembre 2010

Baby consapevolezza

Ieri, settore giochi di un ipermercato, mammozza e simpatica canaglia stanno esaminando quale scatola di costruzioni chiedere a Babbo Natale. "Quella là in alto, con la locomotiva e il treno merci che si muovono, quella che ha Daniele" mi dice, "Molto bella, ma costa 46 soldi, bisogna che ti comporti proprio bene in questi giorni, altrimenti Babbo Natale non te la porta mica", rispondo io introducendolo alla dinamica dei ricatti. "Mamma, quale scatola costa solo 6 soldi?". Gli mostro una scatolina con disegnato un omino, "Bella questa, si mamma io voglio proprio questa. Voglio quella per i bambini biricchini".
Rimane un dubbio: è un angioletto o un affarista (meglio una cosa piccola che niente!)?
Babbo Natale, se ci sei, portagli la scatola grande, anche se all'asilo si fa ancora imboccare e non sempre ascolta le maestre..... 

lunedì 8 novembre 2010

Un cielo a pois

Oggi a Mantova il cielo era azzurro (mi sorprendo perchè di solito è grigio nebbia), alle 14.10 finite le lezioni, ho fumato la mia sigarettina (fa male, malissimo, lo so) e ho guardato in su... Una corsia aerea di storni stava volando poco più in alto. Nonostante la paura di essere bersaglio di bombe aeree, sono rimasta incantata ad osservare questa moltitudine che fluiva nell'aria. Macchie nere su sfondo celeste, a volte più rade, a volte più fitte. A volte qualcuno procedeva contromano e sembrava chiamare chi si attardava. Qualcuno improvvisava evoluzioni spinto dall'esigenza di originalità, altri ai bordi mantenevano l'ordine.
Uno spettacolo.
Magari un piccione che vola su Milano ci vede proprio così.
Forse è per questo che sono scappata dalla metropoli.
In fondo non siamo così diversi.

domenica 7 novembre 2010

A cena con 10 nanetti

Ieri siamo stati a cena con alcuni dei compagni di scuola di simpatica canaglia e rispettive famiglie. L'iniziativa è partita, credo, dalla rappresentante di sezione (mitica Isabella) per stare insieme genitori e figli e per organizzare la festa di Natale.
Il nostro asilo infatti si trova in un edificio piuttosto piccolo e quindi non c'è la possibilità di fare feste con la presenza dei genitori. A dire il vero forse è un bene che le feste di rito (Natale e fine anno scolastico) le vivano i bambini con le loro maestre, immagino la buriana se ci aggiungiamo 2 genitori per bimbo , qualche fratello/sorella o nonni.... delirio!
Super Isabella però non demorde, vuole la sua festa e quindi ci ha coinvolto nella sua organizzazione.
Ci troviamo al parcheggio del ristorante, un po' fuori Bologna, buio, non c'è neanche un faro, ci riconosciamo dalle voci. I bimbi felicissimi di trovarsi iniziano a correre per il parcheggio, meno male che non stava arrivano nessuno. Entriamo.... ammazza! Un ristorante da coppiette, con candele accese sui tavoli, due calici per ogni persona. Forse abbiamo sbagliato.... No no, la cameriera ci conduce nell'angolino in fondo al locale, separato da una parete... forse gli altri commensali sono salvi. Disposizione tavoli: donne adulte da una parte del tavolo, maschi adulti dall'altra, i nanetti avevano un tavolo tutto per loro ma hanno preferito buttarsi per terra a giocare con macchinine e colori vari, offerti gentilmente dal proprietario. Sembra iniziare bene...
Ordinare è stato un po' lungo: meù o alla carta, con o senza primi, per mio figlio solo in bianco... Dopo mezz'ora (i bimbi si stavano per mangiare i tovaglioli dalla fame) ce la facciamo, ordiniamo e poco dopo arrivano i primi piatti. Poi  affettati, pesto, formaggi, marmellate e nutella. Quando arrivano crescentine e tigelle.... invisibili. Piccole ma piccole, però a forma di cuore, stella, fiore, normali e integrali..  Chi a mangiato in Emilia tigelle e crescentine sa che sono un piatto semplice, come tale poco fighetto, nato per appetiti robusti non per fotomodelle anoressiche!!! Va bè almeno erano buonine. 
Nasce un problema: arriva la cameriera "Dalla sala si lamentano che i bambini fanno troppo rumore, cercate di non farli urlare". A parte che non stavano urlando, ma 10 nanetti di 4 anni credi che possano giocare silenziosamente?
Questo è il punto, forse noi abbiamo sbagliato scelta del locale, ma quanti locali esistono adatti a portare gruppi di famiglie con pargoli al seguito, attrezzati con qualche giochino, magari proprio uno spazio tutto per loro in cui possano giocare senza dar fastidio.
So che in centro a Bologna ce ne dovrebbe essere uno, a Cesena ne conosco un altro, ma cari ristoratori se vi attrezzaste potreste attirare una nuova fascia di clientela... meditate gente meditate

venerdì 5 novembre 2010

carta regalo improvvisata

Durante il fine settimana siamo riusciti a vedere i cuginetti e gli zii milanesi, anche loro al mare, e abbiamo potuto consegnare a Tobia il regalo per il suo compleanno. Spesso regalo libri: occupano poco posto, non fanno rumori assordanti, hanno più di una funzione (possono diventare spaziosii garage per macchinine), sono totalmente riciclabili. 
Da pseudoscienziata ho scelto Chi mangerà la pesca di  Yoon Ah-Aae Editoriale Scienza.
La storia verte su quale tra 6 animali possa mangiare una succosa pesca. Sarà il più alto o quello più pesante? Chi ha la bocca più grande o le orecchie più lunghe? Confrontando, misurando e scegliendo criteri diversi, i protagonisti mostrano i primi fondamenti dell'ordinamento degli oggetti, uno dei principi della matematica.
Ora bisognava incartare il regalo, fuori pioveva, nessuna voglia di uscire, come fare?
Nonna Edda aveva in casa un po' di carta da pacco e qualche tubetto di colori acrilici...
Trovato! 
Stampiamo sulla carta da pacco qualcosa.
In casa ho trovato delle mele, ne ho presa una l'ho tagliata a metà. Con simpatica canaglia abbiamo scelto 3 colori rosso, blu (colori del Bologna) e bianco. Ne ho versato un po' in 3 piatti di carta e poi... via a timbrare. Giulio si è divertito un sacco, il risultato è stato soddisfacente. 
Quando il colore si è asciugato, con un pennello e del colore verde (quello preferito dal festeggiato), abbiamo scritto le lettere del nome del cuginetto, prima in ordine sparso e poi tutte insieme in un angolo del foglio. Quest'ultima parte l'ho poi utilizzata per fare il biglietto d'auguri. Purtroppo mi sono dimenticata di fare le foto del pacco incartato e del biglietto. La sera abbiamo consegnato pacchetto e biglietto e anche mia cognata, esperta di design, ha apprezzato il nostro lavoretto.

giovedì 4 novembre 2010

week end al mare

Io e la canaglietta il 1° e il 2 novembre eravamo a casa da scuola e così insieme al papi siamo andati a trovare la nonna Edda a Cesenatico. E' un posto che io adoro. Ci vado in vacanza da quando ero nella pancia della mamma e i due mesi di mare che facevo quando ero piccola sono tra i ricordi più belli della mia infanzia.
Anche canaglietta è eccitato quando si parte: la nonna ha sempre qualche regalino, le barche dei pescatori sul porto canale lo fanno sognare e le conchiglie sul bagno asciuga un immenso tesoro da raccogliere.
Sabato mattina era soleggiato e ne abbiamo approfittato per fare la nostra solita passeggiata fino al molo. Siamo arrivati fino in fondo dove c'è il faro: con l'arrivo della cattiva stagione oltre al segnale luminoso emette anche un sinistro muggito. Ho spiegato alla mia simpatica canaglia che serve a segnalare a chi è in mare aperto che il porto è vicino e che se una barca è in difficolta sa che può trovare riparo.
Abbiamo visto anche due barche antiche (SC le chiama d'epoca) Asso e Alga  (a Cesenatico c'è il bellissimo Museo della Marineria con una sezione a terra e le storiche barche ormeggiate all'esterno su cui a Natale viene allestito un suggestivo presepe, ne parlerò prima o poi).
Abbiamo continuato la nostra passeggiata verso monte, dirigendoci verso il porto canale. Nel fine settimana si è tenuta a Cesenatico una manifestazione culinaria Il pesce fa festa.
Cooperative sociali, associazioni di volontariato e di pescatori , ristoratori, avevano allestito dei tendoni in cui hanno cucinato alcuni piatti a base di pesce della tradizione locale.
Noi ci siamo fermati la bamchetto degli amici della CCILS, una cooperativa che si occupa di inserire nella società persone in difficoltà. Abbiamo assaggiato dei saporitissimi crostini alla Fiorella (pane, alici marinate e cipolla), un risotto alla pescatora e un po' di fritto di paranza (quello originale dei pescatori, fatto con il pesce azzurro e non con calamaretti e totani) veramente buonissimi. Anche canaglietta che non è una gran forchetta ha apprezzato soprattutto l'antipasto.
Con la panza piena siamo poi tornati verso casa a far fare il pisolino al nostro cucciolo.
Lunedì a mezzogiorno anche se piovigginava, stanchi di stare in casa, abbiamo approfittato nuovamente di questa iniziativa, ma abbiamo accontentato Giulio e siamo andati a mangiare.... su una barca. Stavolta abbiamo assaggiato vongole con i fagioli, lasagne di mare e strozzapreti gamberi e pomodorini. 
I piatti non erano buoni come quelli del sabato precedente, ma è stato divertente mangiare cullati dal mare. Il cucciolo si è divertito tantissimo e nei giorni successivi ha raccontato questa esperienza a tutti quelli che ha incontrato.
Peccato che il tempo non sia stato magnifico, ma Cesenatico per me è sempre Cesenatico.
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