Se vuoi puoi..

giovedì 31 marzo 2011

Qualcuno ha detto: il terremoto è colpa di Dio

Esco dai contenuti mammeschi dei miei soliti post, per manifestare la mia indignazione.
Sono inorridita: non è possibile che il vicepresidente di un ente di ricerca importante come il CNR (dove ho avuto la possibilità di lavorare per alcuni mesi della mia vita) proclami dagli studi di Radio Maria, dopo il terremoto che ha devastato il Giappone: 
Testo completamente sbobinato leggibile qui.
  • "le grandi catastrofi sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio".
  • "le catastrofi sono talora esigenza della giustizia di Dio, della quale sono giusti castighi" 
 Il prof. De Mattei se pur in veste privata, citando considerazioni del vescovo Mazzella in carica alla diocesi di Rossano nel 1908 durante il terremoto di Messina, ha trovato in Dio il colpevole nei suoi disegni imperscrutabili il motivo di un disastro così spaventoso.
A parte che già inorridisco per il solo contenuto delle frasi, essendo laica e avendo una certa familiarità con i fenomeni scientifici, ma un discorso del genere non può essere tenuto da un alto esponente del maggior ente di ricerca scientifica italiana!
Per questo motivo ho aderito alla petizione che ne richiede le dimissioni.
Se volete saperne di più vi lascio questi link:

sabato 26 marzo 2011

Di piccole librerie e di letture

Oggi dopo un pranzo buono ma un attimino pesantuccio a casa di parenti acquisiti, ho portato la famiglia pendolare allo spazio bradipo a Casalecchio di Reno: era in programma una lettura sui testi di Roberto Piumini in occasione del suo compleanno (14 marzo). A parte che ero convinta che fosse alle quattro e che quindi eravamo in ritardo, in realtà il tutto doveva cominciare alla 16.30. Purtroppo (o per fortuna), la bellissima giornata non ha fatto intervenire tanti bambini, insomma c'eravamo solo noi!
Questa libreria piccolina ma un po' speciale ha aperto pochi mesi fa e si occupa non solo di proporre libri e qualche gioco (alcuni davvero particolari) ma organizza letture, laboratori e mostre.
Abbiamo aspettato che arrivasse qualche altro bimbo, intanto il pupo si è incantato davanti a questo gioco di cui non so dirvi nè nome nè da dove salti fuori. Intanto io mi godevo tutti libri del reparto Munari (appena posso mi regalo questo), e poi tutti gli altri. Abbiamo acquistato Cappuccetto giallo (del solito Munari, ma quello verde a casa nostra si sentiva solo!) e finalmente, nonostante fossimo solo noi, Valentina ha iniziato raccontandoci la storia del topino Federico (libro proposto questa settimana da Silvia per i Venerdì del libro di homemademamma). Poi ci ha proposto la vera attività che avevano in programma: avvicinare i bambini alla poesia leggendo insieme alcune poesie e filastrocche scritte da Piumini per i bambini. 
Mi è piaciuto molto come l'animatrice ha raccontato alla Simpatica Canaglia chi è un poeta: "è qualcuno che vede delle cose particolari dove gli altri vedono il normale, qualcuno che riesce a diventare amico anche di una nuvola".
Sul tavolo di legno aveva posato dei fogli di carta da lucido con scritte delle poesie, dei fogli di carta da pacco con un lato colorato e colori di vario tipo.
Ci ha letto questa poesia di Piumini tratta dal libro "Cento ciao" pasticciando il foglio su cio era scritta con il pennarelo verde:
Ciao pennarello verde,
ancora non lo sai, ma hai dentro un largo prato,
un drago arrabbiato, 
tremila fili d'eraba, 
una banana acerba,
un bosco fitto e fresco,
foglie di melo e pesco,
gli occhi del mio gatto, 
la verza del mio piatto.
Ciao pennarello verde,
tutto quello che hai dentro 
non te lo posso dire:
fra poco la mia mano,
giocando, piano piano,
l'aiuterà ad uscire.
Poi ha chiesto alla Simpatica Canaglia di disegnare sul foglio di carta qualcosa che fosse verde. Il mio poeta, per non smentirsi, ha disegnato una macchina!
Valentina ha letto le altre poesie scritte sui fogli di carta da lucido e insieme al pupo hanno sfogliato il libro di Piumini alla ricerca di altre interessanti poesie (quella che ci è piaciuta di più è stata quella del treno, i suoni delle parole ricordavano proprio i suoni che produce un treno).
Grazie ragazze dello Spazio Bradipo, continuate a proporre queste belle iniziative.

venerdì 25 marzo 2011

I venerdì del libro: "I cinque sensi"

Per l'iniziativa promossa da homemademamma questa settimana propongo:
TITOLO: I cinque sensi
AUTORE: Tulle Hervé
CASA EDITRICE: Rizzoli
PAG: 140
ETA' CONSIGLIATA: è pesantuccio per le mani piccine, ma le immagini non chiedono parole
ISBN: 8817044911

Ero in libreria con l'allegra famigliola per assistere a una lettura animata.
Pupo sistemato sulla sediolina, incantato dalla lettrice che aveva una deliziosa pronuncia francese, papi Miki incantato anche lui dalla francese, fantastico mi posso dedicare allo spulcio dei libri. Settore infanzia, angolo vicino alla finestra, un po' defilato mi guarda questo volume dalla copertina molto naif. 
Il titolo mi interessa, alla scuola della Simpatica Canaglia dall'anno scorso stanno lavorando su colori, corpo umano e uso dei sensi. Lo prendo in mano. Lo soppeso: è piuttosto pesante pre un bimbo di 4/5 anni (sono quasi 150 pagine). Lo sfioro: la mano in copertina è in leggero rilievo e finalmente lo sfoglio...
Una miriade di colori, forme, immagini più o meno definite, pochissime parole.
Intanto che pupo e papi ascoltano rapiti una storia di Rodari, io mi faccio rapire dalla visione coloratissimi disegni.
Non c'è una storia, i cinque sensi sono visualizzati uno per uno.
Vista: colori, occhi, strumenti per guardare, illusioni ottiche, specchi
Udito: rumori forti, rumeri lievi, silenzio (c'è anche un foglio di plastica che stropicciato fa rumore).
Olfatto: nasi famosi, profumi e puzze, odore di mamma e odore di bimbo
Tatto: caldo, freddo, tagliente, brucia, punge, il tocco di chi si ama, pagina con alfabeto in Braille
Gusto: che cosa si mangia, i denti, i morsi, il percorso del cibo
e infine il sesto senso....
Per rendervi conto delle immagini fatevi un giro sul sito dell'autore che ho linkato tramite il suo nome.
Insomma questo libro dalla grafica così insolita è pieno di spunti e di richiami a gesti quotidiani di cui, forse, abbiamo un po' perso il senso e l'importanza.
Era nel reparto libri per l'infanzia, lo mostrerò alla Simpatica Canaglia, ma questo rimarrà MIO.

lunedì 21 marzo 2011

Incrocio le dita

Fatto!
Ho presentato per la seconda volta la domanda di trasferimento da Mantova a Bologna (ma mi accontenterei anche di Modena). Non sono molto ottimesta ma è una delle due cosa che posso fare per riuscire a riavvicinarmi alla Simpatica Canaglia e a papi Miki per riuscire finalmente a vivere come una famiglia "normale".
Quindi incroco le dita, cercherò un lupo e una balena, camminerò fino a S. Luca e se qualcuno ha qualche rito propiziatorio da consigliarmi lo accetterò molto volentieri.

mercoledì 16 marzo 2011

Cesenatico stiamo arrivando!

Comunque io avrei fatto festa!
Non domani, ma venerdì si: a Mantova si festeggia S.Anselmo 18/03 e così scuola chiusa, poi hanno aggiunto il 17... così noi festeggieremo l'Italia a Cesenatico. Da lì è anche passato Garibaldi in fuga con Anita morente, quindi alziamo il tricolore e vai con la fanfara: poropo poropo poroppoppò....


Auguri Italia
L'immagine proviene da qui

martedì 15 marzo 2011

Occhietto bello e suo fratello - resoconto delle visite oculistiche

Leggendo qui l'esperienza di Claudia con la visita oculistica mi è venuta voglia di raccontare la nostra esperienza.
Essendo mammozza e papi Miki di quattr'occhi dotati ciascuno da giovanile età, si è pensato di controllare i fanali alla simpatica canaglia, prima del controllo offerto dalla sanità pubblica (che dovrebbe avvenire intorno ai 6 anni, durante il primo anno di scuola primaria). L'aver voluto anticipare i tempi è stato dovuto anche all'ambliopia (occhio pigro) scoperta un po' tardi al cuginetto milanese (più tardi becchi sto pigrone più difficilmente si rimetterà a lavorare come si deve).
Con la mia bella richiesta della pediatra, nell'autunno 2009 me ne andai al centro prenotazioni , per usufruire del servizio pubblico a me tanto caro.
Caro un par di ciufoli: il primo appuntamento libero fu ben 5 mesetti dopo.
Va bè non avevamo tanta fretta, si poteva aspettare.
Nel frattempo simpatica canaglia stava già imparando a riconoscere le letterine (a prescindere dalla visita oculistica) tramite libri e giochini vari.
Arriva aprile, carico il pupo sulla macchina e mi reco all'ospedale di Bazzano (provincia di Bo).
Ci sediamo sulle sedie, iniziamo a leggere i libretti portati in attesa del nostro turno.
Esce un signore e sentiamo la dottoressa da dentro l'ambulatorio che brontola su non so bene cosa e gli da del maleducato.... Acc giornata storta per  qualcuno, spero che questo non crei problemi alla nostra visita.
Entro mi siedo, e la "simpatica" dottoressa di cui non scrivo il cognome ma che fa l'oculista all'ospedale di Bazzano, mi chiede di poter fare una telefonata 8-o,... e fatti sta telefonata poi però visitaci.
Sarebbe stato meglio che quella telefonata non fosse stata fatta...
Brevemente ho capito che sta tipa doveva andare a Cervia ad una conferenza su non so che cosa e sperava che il marito (credo ex dal tono con cui si era svolta la chiamata) tenesse i due figli. Secondo voi cosa successe... il tipo disse di no, o almeno ci provò perchè la simpatica donnina gli  riattaccò il telefono in faccia, ingrifatissima
Con questo clima iniziò la visita. 
Dopo i vari convenevoli, la simpatica canaglia fu messo su uno sgabellino e da dietro una macchina la dottoressa gli osservava gli occhi. "stai fermo, guarda la barca, non ti muovere" gli diceva seccatissima. Io provavo a tenergli la testolina un po' ferma e a dirgli con tono dolce e tranquillo di ascoltare la dottoressa, ma il pupo aveva comunque 3 anni e mezzo.
Poi è passata a misurargli la vista con lo schermo illuminato e abbiamo potuto usare quello con le lettere perchè oramai aveva imparato a riconoscerle. Il problema è stato fargli sopportare il peso degli occhiali e delle lenti di misura adulta e non adatti ad un cucciolotto.
Poi ci sono state le goccine, l'attesa che facessero effetto, il fastidio di non vederci bene.
La simpatica canaglia ormai era stufa marcia e facevo fatica a tenerlo concentrato su quello che doveva fare e la cara dr.ssa con cosa se ne esce con un tono sgarbato e un volume  non proprio consono:"Insomma stai fermo, io sto lavorando per te".
Il mio rimpianto è stato di non essere riuscita a risponderle per le rime, a farle notare che il suo paziente era decisamente piccolo e che lei in quanto adulta e professionista avrebbe dovuto cercare di portare un po' di pazienza e di essere meno isterica.
Quindi cara oculista di Bazzano, ti auguro di non attraversare la mia strada, una volta sono stata tranquilla, in futuro potrei essere molto, molto poco diplomatica.
Ce ne siamo andati con l'esito di miopia, astigmatismo, richiesta per visita ortottica, una grande incaXXXX e stanchezza del mio piccolo eroe.
Molto amareggiata per questa esperienza ho aspettato qualche mese per far fare al pupo un'altra visita oculistica. Non più sanità pubblica, ma un centro privato dove già papi miki e nonno ciapinaro sono seguiti.
Questo dottore, anche se non più giovanissimo,  è stato molto paziente, ha giocato e chiacchierato con la simpatica canaglia, gli ha chiesto di leggere l'ultima riga del tabellone luminoso, e si è sentito rispondere: "Non vedo praticamente niente, cioè!".
Come è finita o meglio come procede..
La simpatica canaglia ha messo gli occhiali per 3 mesi, poi per un mese ha messo l'occlusore (benda) per 4 ore. Il risultato è stato buono, sembra che abbia ripreso a vedere meglio, forse potrebbe togliere gli occhiali. Domani pomeriggio nonno ciappinaro e nonna matriarca lo porteranno dal dottore degli occhi... io spero che per un po' non si debba ritornarci per qualche anno...
Care mamme e cari papi, un consiglio, se in famiglia ci sono molti casi di miopia, fate vedere i vostri bambini all'oculista, meglio un controllo in più che scoprire troppo tardi problemi di vista.

sabato 12 marzo 2011

I venerdì del libro: "Mai contenti"


Il libro di oggi è
Mai Contenti
Bruno Munari
Ed. Corraini

Questo libro fa parte di una collana pubblicata da Munari nel 1945 e poi ristampata negli anni 2000. 
La storia è molto semplice: gli animali non sono contenti di ciò che sono e sognano di essere qualcun'altro che è completamente diverso. Così il pesante elefante sogna di essere un leggero uccellino, l'uccelino canterino sogna di essere un muto pesce e così via. 
Ma è la grafica il punto forte dei testi di Munari: gli animali sognano e così al posto della loro testa c'è una finestrella che si apre rivelando il loro sogno.
Ora di libri con alette e finestrelle, le librerie sono piene, ma ricordo che questo albo risale a più di sessant'anni fa! 

Questo post aderisce all'iniziativa "I venerdì del libro" di homemademamma 

lunedì 7 marzo 2011

Letture animate: "Guidare l'aquilone"

Oggi è carnevale le scuole sono chiuse, io e la Simpatica Canaglia siamo a casa, cosa fare?
Un po' di pongo e un po' di pasta sale.
Con del pongo blu e le formine dei biscotti il pupo crea i suoi segnaposti.
Li rivede la sera, li dispone sul suo taglierino e mi incomincia a raccontare una breve storia muovendo le forme sul tagliere.
Ho voluto riportarla in quasi tutta la sua integrità, ho tolto un po' di "e poi" e un po' di "che" e insieme abbiamo cercato di aggiustare i tempi dei verbi che all'iniozio del racconto hanno seguito una loro consecutio temporum
A me è apparsa una bellissima storia di un bambino di quattro anni e mezzo.
Lino e l'aquilone
Il cuoricino Lino va in surf con l'aquilone (Kitesurf nota della mamma) e sotto nell'acqua sente "Aiuto, aiuto": era il suo amico Novino che stava  affogando.
Il cuoricino Lino si abbassa nell'acqua e tocca i tentacoli del polipetto Novino. Il polipetto Novino sale in aquilone e aiuta Lino a guidarlo.
Lino e Novino in barca
L'aquilone poi si trasforma in una barca, il polipetto Novino fa un salto e va sulla testa del cuore Lino.
E vissero felici e contenti laggiù nella costa a remare.

sabato 5 marzo 2011

Vacanze in montagna: Brunico

Non amando la montagna, conosco anche poco le cittadine montane e visitare Brunico è stata una piacevole sorpresa. Mi hanno incantato soprattutto le case con i loro colori pastellosi
 
La ricercatezza nelle decorazioni murali.
  

Le divertenti insegne dei negozi

E sognare di essere sulla cima del mondo

 

venerdì 4 marzo 2011

I venerdì del libro: "E' ora di pranzo"

Il libro di questo venerdì è:
"E' ora di pranzo"
Ed Bohem Press

Ho acquistato questo libro un po' di tempo fa incuriosita dal formato particolare, è infatti molto più stretto di un volume normale, ma è comunque diventato uno dei libri preferiti della Simpatica Canaglia.
E' caratterizzato da una impaginazione particolare, la pagina destra è ripiegata, aprendola si svela l'indovinello raccontato dalle rime scritte sul lato sinistro. 
Descrizione della prima pagina: in alto a sinistra due apine, in basso e anche sulla pagina da aprire un prato con delle grosse margherita.

"Per noi una margherita
è una mensa imbadita,
e un prato verdeggiante, 
di fiori punteggiato,
un vero ristorante,
di cibo prelibato.
In fondo son golose" ..................................... si apre la pagina......... "le api laboriose" .

Le immagini sono semplici e lasciano molto spazio bianco, ma il gusto per la rima (a volte un po' tirata, ma è una traduzione) e la curiosità di svelare l'indovinello rendono questo albo veramemte divertente e di godibilissima lettura.
Di questa collana, sempre dello stesso autore, fanno parte diversi altri titoli:
  • Resto in casa  - sull'habitat degli animali
  • Vado in giro - la forma degli animali è celata da diversi mezzi di locomozione (l'abbiamo trovato ijn biblioteca, il pupo non voleva più restituirlo!)
  • Vivo in famiglia - sul rapporto tra i cuccioli e i loro genitori
  • Vita di campagna - sugli animali della fattoria
  • Faccio sport - ai vari animali è associato uno sport nel quale potrebbero eccellere
  • Amo la musica - gli strumenti musicali diventano parte del corpo degli animali
  • Di tutti i colori - oggentti inanimati si trasformano aprendo la pagina ripiegata in amimali dai colori intensi

giovedì 3 marzo 2011

Vacanze in montagna: Simpatica Canaglia e lo sci

Lunedì sera siamo tornati a Bologna dopo 4 giorni di montagna trentina. Resoconto: tutti felici tranne la sottoscritta mammozza con la febbre a 38°. Antibiotico, aeresol, qualche giorno a casa a letto.
A papi Miki piace la montagna e sciare (ovviamente a mammozza piace il mare e nuotare) e vorrebbe che la simpatica canaglia imparasse anche lui a scivolare sulla neve. Così quest'anno abbiamo deciso di prenderci qualche giorno di ferie e goderci una mini vacanza in montagna. Durante le vacanze di Natale abbiamo vagliato diverse proposte nella zona di Plan de Corones (vicino a Brunico) dove, secondo papi Miki, ci sono le piste e gli impianti più belli. A mammozza tutto questo importava poco, tanto lei non scia più, la sua richiesta era una piscina e magari un centro benessere. Per la simpatica canaglia cercavamo un albergo che avesse qualche attenzione ai bambini. Dopo averne selezionati alcuni abbiamo mandato la richiesta delle 2 camere (sono venuti anche un  cugino del papi con sua figlia sedicenne) per i giorni dal 24 al 28 febbraio. Siamo capitati qui. L'albergo è davvero carino, ha una sala giochi per i bimbi, le camere da letto sufficentemente spaziose e ben tenute, una zona pranzo suddivisa in più aree così la nostra vivacità non  ha arrecato disturbo agli altri commensali, cucina veramente gustosa e varia.
In posa per la stampa
Sul tappeto a giocare a spaghetti e pizza



 Con Susanna nella prima discesa
Venerdì mattina, noleggiati sacrponi, sci e caschetto, abbiamo iscritto la canaglia al "Cronido" per un giorno di prova: 2 ore di scuola di sci , pranzo insieme e 2 ore di giochi. Se gli fosse piaciuto avremmo replicato nei giorni successivi. Lo accompagnato alla pista della  scuola, lo affidato a Susanna (una bionda valchiria) e per un po' l'ho osservato prendere confidenza con la neve e con gli sci. Visto che tutto procedeva l'ho lasciato tuffarsi in questa nuova esperienza. Quando siamo andati a prenderlo era entusiasta, soprattutto delle due ore passate a giocare con altri bimbi (tanti non parlavano l'italiano ma si devono essere capiti lo stesso) in una saletta piena di giochi di legno, libri e cuscini su cui riposarsi.Pensavamo fosse distrutto dalla stanchezza e invece in questo giorni abbiamo praticamente detto addio al riposino quotidiano. Il giorno dopo la scuola di sci era chiusa, così io e la canaglia ci siamo gustati la reciproca compagnia andando in una mega-piscina convenzionata con l'albergo. Dentro una struttura in legno lamellare con grandi finestrature cerano: una piscina semi-olimpionica per i nuotatori, una piscina con acqua tiepida per bimbi, una piscina per ragazzi, una vasca con idromassaggio, cascate d'acqua e vari altri spruzzi, uno scivolo gigante e una piscinetta esterna con acqua riscaldata. Tutto pulitissimo e in ordine (non sembra l'Italia davvero). Siamo stati un po' nella piscinetta dei piccoli, dove l'acqua calda e bassa  e la presenza di un piccolo scivolo hanno divertito molto il pupo che non voleva più venir via. A fatica sono riuscita a portarlo nella vasca esterna, ma non potevo perdermi la meraviglia di stare nell'acqua, contemplando le cime innevate e facendomi baciare dal tiepido sole. Fantastico.
Al pomeriggio siamo tornati con il papi e così insieme hanno provato a fare il tunnel scivolo, ma dopo poche discese il pargolo si è lanciato in una serie di discese solitarie lasciandoci decisamente sorpresi.
Nei due giorni successivi simpatica canaglia ha voluto tornare alla scuola di sci, così una mattina ho approfittato per coccolarmi con un pacchetto di trattamenti: peeling con olio e zucchero, impacco e massaggio.
Con i maestri, sul materasso, giù dalla discesa
Si sale con il tapis roulant
L'ultima mattina, gran freddo e neve, ho accompagnato il pupo alla scuola per vedere se avesse fatto miglioramenti.... mmmm direi che sarebbe stato un bravo slittinista (era sempre col sedere per terra povero cucciolo).

Insomma una gran vacanza per la canaglia che gli ha poi concesso un ultimo regalo: la mamma è tornata con la febbre a 38° e tutti gli annessi dell'influenza e così niente tappa a Mantova, ma tutti insieme a Bologna. 

martedì 1 marzo 2011

Scuola materna: rispettare le regole

Settimana scorsa ho affrontato con coraggio il  colloquio di metà anno scolastico con le maestre della simpatica canaglia.
Premesse in ordine sparso:
  • le due maestre mi piacciono molto, sono creative, disponibili e infondono fiducia
  • sono un insegnante anch'io e passare dall'altra parte della barricata è sempre un po' destabilizzante
  • conosco il mio pollo, i suoi pregi e le sue debolezze.
La seduta inizia con il mio imbarazzo a dover appoggiare il mio voluminoso fondoschiena su una microseggiolina (se casco per terra chi mi rialza, con i mezzi economici delle scuole chi ripagherà la seggiolina?).
E poi via con il racconto dei misfatti.
La mia dolce simpatica canaglia nell'ordine:
  • non riesce a star fermo, soprattutto quando lavorano con tutto il gruppo classe, si distrae e fa distrarre i compagni facendo lo sciocchino per farli ridere; ho riflettuto su questa dinamica anche perchè i suoi migliori amici sono quelli che ridono con lui. Un suo pregio è l'essere quasi sempre di buon umore e io gli ripeto sempre che è un bimbo simpatico perchè mi fa ridere con le sue trovate buffe, non vorrei che associ l'accettazione del gruppo a fare il pagliaccio in qualunque momento.
  • Quando viene richiamato tende a ignorare la minaccia cercando sempre di tirare la corda fino ad arrivare alla punizione. Le maestre vorrebbero non arrivare a doverlo mettere in castigo. Inoltre ed è la cosa che più mi ha preoccupato e che spesso, quando viene richiamato tende ad estraniarsi nel suo mondo delle macchine. La maestra:"Adesso si sta seduti", simpatica canaglia:"Ma non posso la macchina deve fare benzina/cambiare le gomme/andare dal meccanico". Le macchinine sono il suo gioco preferito e quando cerco di fargli fare qualcos'altro mi riporta lì: giochiamo con i Lego, allora facciamo il garage per le macchine. Disegnamo... ovviamente una macchinica. Un puzzle... quello di Cars e non gli altri e via dicendo. Probabilmente si identifica con le macchine o non so cos'altro, ma questo suo chiodo fisso un po' mi preoccupa.
  • a pranzo non riesce a stare seduto, non sempre mangia, e se c'è qualcosa che gli piace finisce in fretta e poi vuole subito alzarsi per disturbare gli altri. Questo problema lo abbiamo anche a casa: mangiare non è una sua priorità. Sto imparando a non esagerare con le pressioni sul cibo, in famiglia siamo tutti abbondantemente sovrappeso e non credo si lasci morire di inedia. Ma siamo anche noi d'accordo che bisogna sforzarsi di mantenere un  comportamento che non disturbi i commensali. 
  • Problema riposino pomeridiano. A scuola ultimamente fa fatica ad addormentarsi e quindi tende a disturbare gli altri. A casa a volte fa fatica, se è agitato perchè sa che dopo si andrà a una festa, ma solitamente al pomeriggio dorme e anche tanto. Ma a casa i tempi sono certamente più rilassati. 
  • Le maestre mi dicono che questi problemi possono anche derivare dai vari intoppi che ha dovuto affrontare durante quest'anno scolastico: prima gli occhiali, poi la mamma che deve lavorare a 110 km di distanza e che non può essere con lui tutte le sere, poi la benda sull'occhio per l'ambilopia. Può essere...ma a casa abbiamo cercato di affrontare l'argomento con serenità e serietà
Abbiamo cercato di far capire alla canaglia che le regole esistono per poter vivere meglio, che ogni posto (scuola, strada, casa dei genitori, dei nonni) ha le sue regole che vanno rispettate per poter stare bene insieme alle altre persone. Intanto che io e il suo papà parlavamo però sfuggiva il nostro sguardo. Abbiamo trovato insieme 3 regole che deve cercare di rispettare: ascoltare quello che dicono le maestre, stare un po' più composto a tavola, durante il riposino, se non ha sonno cercare di stare buonino a rilassarsi senza disturbare gli altri. So che quello che gli abbiamo chiesto, per lui è difficile, per questo gli abbiamo detto che per ora ci deve solo provare, che siamo convinti che ce la possa fare, che in questo modo potrà imparare ancora più cose interessanti.
Vedremo cosa succederà.
Si accettano suggerimenti da maestre, mamme, nonne etc...


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