Se vuoi puoi..

lunedì 16 giugno 2014

Felicità è: autonomie sorprendenti

Sono sorprendenti, almeno per me. Sarà che la canaglietta quest'anno mi sembra cresciuto più del solito, sarà che c'era l'entusiasmo, ma per ben due volte sono stata colta alla sprovvista per la sua intraprendenza e il suo impegno.
Il primo episodio risale al momento in cui siamo partiti per costruire un paracadute e ci siamo trovati con una macchina a vela.
Nonostante tempo addietro mi fossi ingegnata per fargli imparare ad allacciarsi le scarpe, la comodità delle snakers con il velcro mi aveva sconfitta su tutti i fronti. Stavolta però non c'erano "strap" ad aiutarlo e Simpatica Canaglia ha dovuto (ma soprattutto ha voluto) imparare a fare i nodi.


Il secondo è avvenuto settimana scorsa: era euforico perchè sapeva di poter passare qualche giorno da solo con la nonna Vagabonda alle nostre Terme. Mammozza, impegnata con l'assegnazione dei voti per gli scrutini dei suoi studenti, l'ha buttata lì (visto che mancavano ancora 3 giorni alla partenza), così per dire: "Dai fatti la valigia Canaglietta".
Risultato da professionista:


elenco dettagliato, vestiti piegati e appoggiati decentemente, ho solo dovuto aggiungere accappatoio, cuffia e crema solare.

"Felicità è... osservare il piccolo (ancora per poco) uomo ingegnarsi per compensare una mamma pigrona ".

 
"Felicità è..." sono le tutte le piccole cose che mi aiutano a iniziare la settimana con una marcia in più.

 

mercoledì 21 maggio 2014

Giochi fai da te: la macchina a vela

In questa giornata di sole e vento, Simpatica Canaglia si aggira per il giardino e casa nel suo nuovo completo che prevede: giubbotto giallo catarifrangente per ciclisti sopra a una maglietta rosa-Giro di Italia, casco da ciclista sopra berretto rosa-Giro di Italia.
Non poteva non scaturire qualche idea malsana per l'ordine della casa.
Partito a costruire un paracadute che permettesse alle sue macchinine di adagiarsi placidamente sul selciato dopo un lancio dal primo piano, si è accorto che quasi quasi le macchinine si divertivano di più a scorrazzare in piano a spese di collaborative raffiche di vento.
Il materiale necessario per la costruzione è facilmente reperibile:
macchinina (possibilmente leggera)
sacchetto della spesa di plastica (biodegradabile raccomanda Simpatica Canaglia)
spago da cucina

Legate un pezzo di spago a ciascuna maniglia del sacchetto, l'altra estremità va annodata intorno alla macchinina. Il nostro consiglio è quello di legarla vicino alle ruote in modo che queste aiutino a tener fermo lo spago.



Unico inconveniente le macchinine potrebbe scegliere di andarsene in giro da sole fuori dal controllo di qualsiasi canaglietta.


 

lunedì 19 maggio 2014

Felicità è: prototipi

Domenica di piena ed egoistica felicità.
Gli uomini di  casa che stanno fuori tutto il giorno per andare a vedere la tappa del giro di Italia a Sestola.
Simpatica Canaglia che torna euforico per l'esperienza (e con una serie di gadget tutti rosa di cui è fierissimo).
Mammozza che si occupa della sua recente passione, lo scrapooking, e progetta libretti da regalare alle maestre per la fine dell'anno.


Progetta, misura, taglia, prova, cambia, rifinisce, non è del tutto soddisfatta, ma a questo servono i prototipi.
 
"Felicità è... cercare il risultato migliore, mettendoci impegno, provando, sbagliando e ricominciando da capo".

 
"Felicità è..." sono le tutte le piccole cose che mi aiutano a iniziare la settimana con una marcia in più.
  

lunedì 14 aprile 2014

Felicità è: imparare insieme

Felicità è ... imparare che si può/deve parlare anche delle emozioni che non ci piacciono.
E questo che spero la mia canaglietta abbia imparato dal percorso intrapreso a scuola grazie a un progetto fortemente voluto da noi genitori e da un'insegnante.
Io, forse lo sapevo, ma non sono stata un buon modello fin'ora.
Le mie emozioni saltano sempre fuori, ma spesso chi mi sta attorno non capisce perché gli sto scaricando addosso tutta la mia rabbia e aggressività.
Oggi alla lezione aperta ho potuto osservare i disegni fatti dai bambini su alcune emozioni: rabbia, disgusto, orgoglio, felicità.


Ma soprattutto trovare le motivazioni


Durante la lezione aperta noi genitori abbiamo prima disegnato il ritratto del nostro bambino/a che a sua volta doveva mimarci una emozione (a me è toccata orgoglio e non l'ho beccata).
Successivamente abbiamo mimato ognuna delle emozioni rappresentate nel cartellone e il bimbo ci ha fotografati. E' stato divertente rivedersi orgogliosa o spaventata o vergognosa.
 

"Felicità è... riconoscere e non aver paura delle emozioni, anche quelle più violente".

 
"Felicità è..." sono le tutte le piccole cose che mi aiutano a iniziare la settimana con una marcia in più.
 
 

venerdì 4 aprile 2014

I venerdì del libro: "L'alfabeto dei sentimenti

Le concidenze. 
Lo vedo domenica al padiglione per le famiglie della fiera del libro
Mi colpisce tutto: formato, titolo (gli alfabettieri sono una mia passione pop up, corali, autoprodotti), illustrazioni e testi che mi emozionano. 
Compro. 
Succede che poi questo albo vince il premio Pippi, succede anche che autrice, illustratrice e casa editrice lo presentino, insieme ai lavori fatti da alcune classi di scuole primarie, in una biblioteca del circondario. 
Succede che ascoltare quello che i bambini, Janna Carioli e Sonia Possentini hanno da raccontare mi fa venire i brividi. Succede che ne compro un'altra copia da regalare alla classe di Simpatica Canaglia, che proprio in questo periodo sta seguendo un progetto chiamato "L'arcobaleno delle emozioni"
 
Il libro per questo venerdì è 

AUTRICE: Janna Carioli
ILLUSTRATRICE: Sonia M.L. Possentini
CASA EDITRICE: Fatatrac
PAGINE:
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
ETA' CONSIGLIATA: dai 6 anni

Di Janna Carioli avevo già apprezzato Giordano e il faro, in questo albo ci riconosco la stessa delicatezza nell'uso delle parole a cui però si aggiunge anche il piacere di giocare con le rime.
Per ogni lettera un sentimento a volte piacevole (batticuore, libertà) a volte doloroso (gelosia, egoismo) viene declinato a misura di bambino.

Il primo amore si confronta con l'apparecchio per i denti
Mi piacciono i tuoi occhi
che accendono il viso.
Con l'apparecchio ai denti
ti brilla anche il sorriso

Il dolore è quello per la perdita di un caro compagno di giochi
Nel paradiso dei cani
non entrano i padroncini
anche se li amavano tanto
anche se sono bambini.

La paura di non valere abbastanza (H, la lettera preferita dalla canaglietta)
Quelli che urlano: "Non vali un'H"
vogliono dirti che non vali niente.
Tu fatti furbo e non dare retta
a ciò che grida a volte la gente.
L'H è importante, lo dice il fatto
che se la togli a "quelli che Hanno"
restano senza un soldo bucato
per tutti i dodici mesi dell' "anno"!
A queste brevi poesie dedicate ai bambini ma da far leggere anche ad adulti perché libertà, paura, amore non hanno età, sono affiancate le sbalorditive illustrazioni di Sonia Possentini.
Sbalorditive perché, come ha notato un bambino, sembrano quasi fotografie, e invece sono il risultato di giorni e giorni (anche 15 per una sola tavola) di lavoro con matite, pastelli e sfumino.
Guardate cos'è questo campo di papaveri


Le illustrazioni riempiono ogni doppia pagina. Sono caratterizzate da uno sfondo bianco perlaceo incorniciato da pezzetti di carta di quaderno. In primo piano bambini dai vestiti e dai colori vintage. La lettera dell'alfabeto disegnata a matita come un carattere tipografico, svolazza libera per la pagina.

Un libro da leggere insieme, ma anche da soli, per consolarsi e per sorridere.
Un libro, che grazie al formato lungo e stretto, è comodo da abbracciare.

I blog che lo hanno già segnalato
Intervista a Janna Carioli e Sonia Possentini
 

venerdì 28 marzo 2014

Venerdì del libro: "I cinque malfatti"

Se uno è imperfetto per qualcosa, 
è perfetto per qualcos'altro 

Questa è la frase con cui Beatrice Alemagna ha introdotto il suo ultimo albo durante la trasmissione "Il pane quotidiano" andata in onda giovedì 20 marzo su Rai3.
A cui voglio aggiungere quella che, durante la sua intervista di domenica alla manifestazione Non ditelo ai grandi, mi ha steso:

'Quelli che noi consideriamo i nostri peggiori difetti 
sono in realtà i nostri punti di forza'.

E' l'elogio dell'imperfezione il vero protagonista dell'albo che oggi propongo ai venerdì del libro.

ILLUSTRAUTRICE: B. Alemagna
TITOLO: I cinque malfatti
CASA EDITRICE: Topipittori
PAGINE: 40
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2014
ETA' CONSIGLIATA: dai 4 ai 100
Cinque buffi personaggi vivono spensieratamente nella loro buffa abitazione.
Sono malfatti o fatti male, come a volte si sentono i bambini, come a volte consideriamo i bambini.
Il bucato, il molle, il piegato, il capovolto e la catastrofe passano il loro tempo discorrendo su chi fosse il più malfatto.
Il colpo di scena: arriva il perfetto.
Che guardandoli dall'alto in basso (siamo noi genitori? Sono coloro che provano gusto a farci sentire inadeguati?) li giudica delle nullità.
Ma l'imperfezione si dimostra essere la carta vincente da giocare e diventare consapevoli della propria forza e unicità.
Per sapere che fine fa il perfetto dovrete però leggere questo albo.

Nota di storia familiare: due giorni dopo aver acquistato il libro, la simpatica canaglia mi rivela che a scuola si sente di valere come un mezzo bambino...
Mi domando come fa il caso ad anticipare le soluzioni ai problemi, in ogni caso ringrazio Beatrice Alemagna per averci fornito questo materiale prezioso.

Materiale di approfondimento
L'annuncio del 18 gennaio sul sito dei Topi
Una recensione degna di questo nome e alcune tavole le potete ammirare nel blog Le figure dei libri e Le letture di biblioragazzi
 

lunedì 24 marzo 2014

Felicità è ... 2 anime

Quali anime?
Le coppie di anime che si sono incontrate domenica.
Le mie due attuali anime: quella che cerca di creare oggetti di carta che mi facciano star bene e quella che divora con gli occhi tutti gli albi illustrati che le capitano a tiro.
Le 2 mie anime i miei 2 blog si sono nutriti e saziati ieri in fiera a Bologna.
La mattina al Mondo Creativo ho speso una follia in carte decorate, timbri, inchiostri, attrezzi.
Il pomeriggio alla iniziativa Non ditelo ai grandi (di cui racconta anche Claudia) oltre a bearmi in mezzo a una moltitudine di libri, a bambini che saccheggiavano gli scaffali per leggerli seduti per terra, a genitori disponibili a sdraiarsi anch'essi per terra ho assistito all'incontro tra altre due luminose anime:


Concita De Gregorio e Beatrice Alemagna introdotte da Marcella Terrusi (vi stra-consiglio il suo saggio Albi illustrati. Leggere, guardare, nominare il mondo nei libri per l'infanzia edito da Carocci).
L'occasione di questa intervista è stata l'uscita del nuovo albo della illustrautrice (come si definisce lei): "I cinque malfatti", che guarda caso, dovrebbe essere la mia proposta per il prossimo venerdì del libro.
Sentire chiacchierare per una mezz'ora (troppo poco!) queste due splendide donne, piene di luce e femminilità mi ha talmente emozionato che alla fine mi stavo mettendo a piangere (se volete avere un'idea potete vedere qui).
Sono riuscita anche a farmi fare una dedica e anche in questa occasione mi stavo per mettere a piangere.
Ma come ho stampato a mente: "I nostri difetti sono anche i nostri punti di forza".
E se le emozioni a volte mi giocano brutti scherzi, è perché le emozioni mi fanno vivere la vita.


"Felicità è... coltivare e nutrire le proprie anime".
"Felicità è... ammirare donne piene di luce".
 
"Felicità è..." sono le tutte le piccole cose che mi aiutano a iniziare la settimana con una marcia in più.
 

martedì 11 marzo 2014

Creare libri 19: libro autoprodotto

La passione per la creazione di piccoli libri sta prendendo sempre più piede. Una mattina la canaglietta si sveglia con il suo solito sorriso e inizia a raccontarmi il sogno che ha fatto.
E' una storia abbastanza complessa, chiedo alla canaglietta di scriverla su un foglietto per non scordarsela (e intanto fa un pò di esercizio di scrittura ehe ehe) che nei giorni successivi ne faremo un libretto da regalare alle nonne.
Nasce così il nostro primo libro autoprodotto: ideazione, scrittura della storia, impaginazione, illustrazione e distribuzione, tutto by famiglia (ex) pendolare.
Il risultato:


La storia con le illustrazioni


Dettagli di produzione



Anche il packaging è stato curato:


Ma questo è un altro blog!

 

venerdì 7 marzo 2014

I venerdì del libro: "Si vede non si vede"

Oggi riesco a presentare l'altro libro (quello che è piaciuto di più a me) tra quelli che la casa editrice Minibombo ha presentato con un divertentissimo laboratorio in una biblioteca che frequentiamo.
AUTRICE: Silvia Borando
TITOLO: Si vede non si vede
CASA EDITRICE: Minibombo
PAGINE:  28
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
ETA' CONSIGLIATA: dai 3 anni
I colori delle pagine di questo libro nascondo un segreto. Di chi saranno quegli occhietti bianchi nella pagina verde? E chi si è nascosto in tutto quel giallo?
Mi nascondo o mi svelo?




Per chi:
sta imparando a riconoscere i colori e gli animali;
si diverte a giocare a nascondino;
ama la grafica essenziale.

Avendo apprezzato il laboratorio e il progetto editoriale Minibombo, ho contattato Chiara Vignocchi (responsabile ufficio stampa Minibombo) che gentilmente ha risposto ad alcune mie domande.


1- Da chi è partita l'idea e quale è stato il percorso per arrivare a Minibombo?

Minibombo nasce da un’idea di Silvia Borando e di Lorenzo Clerici e dalla loro passione per i libri per bambini. Entrambi si sono cimentati nella scrittura e nell’illustrazione a partire dalla comune esperienza lavorativa presso TIWI, uno studio di Reggio Emilia che produce video in grafica animata. TIWI ha messo a disposizione risorse, collaudata esperienza nello storytelling e creatività accogliendo con entusiasmo l'idea di partenza. Così oggi Minibombo è un gruppo di mani e teste molto giovani, che si valgono delle più disparate competenze (grafici, illustratori, animatori, programmatori…) per scambiarsi idee, spunti e suggerimenti fino ad arrivare alla creazione di un prodotto il più possibile pensato e condiviso.

2- Avete impostato subito un target (età intorno ai 3-6) e uno stile (immagini nette su campiture monocromatiche), è stato casuale o una scelta?

Da subito abbiamo desiderato imprimere una forte riconoscibilità alla linea editoriale, optando per un target definito ed una cifra stilistica all'insegna della semplicità: colori pieni, tratti netti, immagini estremamente leggibili e riproducibili. A partire dal formato dei libri, sempre su base 20 cm, vorremmo riuscire a distinguerci nel fittissimo panorama editoriale per l'infanzia, ricavandoci un piccolo spazio per i nostri ronzii.

3- Per alcuni albi è possibile scaricare anche delle app (solo per i mela dotati e gli altri?), che opinione avete della editoria digitale?

Alla base del progetto sta l’idea che un libro sia un’esperienza aperta, potenzialmente senza fine, un punto di partenza per altre storie, altri racconti e nuovo divertimento.

Così abbiamo pensato di rendere il più possibile concreta quest’intuizione, realizzando anche l’applicazione, che ad oggi è un’esclusiva de "Il libro bianco" e si propone come ulteriore modalità di approccio alla storia che raccontava la carta stampata.

Quindi non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti dell'editoria digitale: riteniamo che qualsiasi progetto abbia dignità qualora costruito con cura e pazienza, indipendentemente dal supporto su cui si trova.

Purtroppo per il momento l'app è soltanto una ed effettivamente riservata agli utenti “mela dotati”, gli altri speriamo di poterli accontentare in futuro!



4- Come nasce un vostro albo?

In equipe: ogni aspetto della parabola creativa e produttiva di un libro viene il più possibile condiviso, a partire dall'idea iniziale, passando per le illustrazioni, i testi, le soluzioni grafiche e la scelta dei materiali di stampa. Al di là dell'ovvia “divisione dei compiti” lo spirito del progetto è collettivo, si maneggia, pensa e ripensa ogni aspetto con spunti e suggerimenti che provengono da tutti i membri del gruppo.

Questo post partecipa alla iniziativa "I venerdì del libro" promossa dal blog Homemademamma


 

lunedì 3 marzo 2014

Felicità è ... meeting

Una mia nuova passione: lo scrapbooking (nella mia versione è più un pasticciare con ritagli di carta, timbri e inchiostri).
Ieri il primo incontro regionale con le iscritte all'associazione ASI.
Dopo aver pasticciato per una settimana intorno a una scatola di latta del caffè per farla diventare una decorosa scatola dei bottoni.
Dopo aver girato a vuoto in casa per 2 ore a causa dell'emozione e della paura di dimenticarmi qualcosa, sono arrivata al luogo di incontro e ho trovato
dei bellissimi lavori realizzati da altre scrappers
 

 il progetto che avremmo realizzato durante la giornata


tanta allegria, simpatia, nuove conoscenze.
E ho pure imparato delle tecniche nuove grazie a una preparatissima e disponibilissima insegnante.
Tutte emozioni positive che mi porterò dietro questa settimana (ma anche più in là)

 

lunedì 24 febbraio 2014

Felicità è:..affondi!

Non sono affogata (a nuotare sono proprio bravina). 
Non sono stata privata dei miei ruoli. 
Non sono stata in crociera. 
Ho solo ricominciato ad andare a acquagym.
Sospesa l'attività con l'inizio dell'estate scorsa, a settembre volevo cambiare centro in modo da avere più flessibilità oraria.
Ma la pigrizia impera e solo settimana scorsa ho fatto la mia visita di ammissione e il giorno di prova in un centro termale di Bologna.
Il fato ha voluto che inconsapevolmente la mia lezione di prova fosse quella di GAG 2 (significa gambe, addome, glutei a livello avanzato)... non vi dico la fatica di fare affondi, risalite, corse e saltelli a ritmo intenso.
Però non ho mollato, neanche un pochino, ho stretto i denti e aperto al massimo narici e polmoni.
E ce l'ho fatta!
Senza neanche troppi dolori il giorno seguente. 
Anzi, con uno stato di benessere e euforia che mia ha pervaso per due giorni.
Da domani mi iscrivo per tre mesi e per 3 giorni alla settimana (grazie al part time) affonderò, piegherò, correrò, salterò in acqua.


"Felicità è... lavorare con fatica sul proprio corpo e goderne i benefici".
"Felicità è..." sono le tutte le piccole cose che mi aiutano a iniziare la settimana con una marcia in più.

 

 

lunedì 17 febbraio 2014

Felicità è ... vita di paese

La nostra famiglia (ex)pendolare vive in un paesino in cui nessuno di noi è cresciuto o ha frequentato le scuole. La canaglietta dopo il nido a Mantova è stato iscritto alla materna e alla primaria del paese dove vivono i miei suoceri e dove papi Miki è cresciuto.
Anche le attività sportive, ricreative e gli amici che frequentiamo non hanno a che fare con il nostro paesino.
Ieri, per la prima volta, mi sono sentita una paesana.
La canaglietta ha indossato il suo vestito da polipo cucito da nonna 'zdora  e siamo andati in piazza a partecipare alla festa di carnevale organizzata da pro loco e gruppo giovani
Ci hanno conquistati.
C'erano 4 bei carri trainati da trattori sui cui a turno i bambini potevano salire per sfilare tra le vie, trenino a disposizione, concorso per la mascherina più bella, lancio di giochini e caramelle e chioschi alimentari (ottima e abbondante la crescentina col crudo).


L'unica cosa che mi ha un pò rattristato è stato il prevedibile constatare che non conoscessimo quasi nessuno.
Mi riprometto che in futuro, cercherò di sfruttare maggiormente le situazioni di aggregazione che il nostro paesino offre e iniziare a dare il mio piccolo contributo alla comunità.


"Felicità è... partecipare con entusiasmo alla vita della comunità di cui fai parte e progettare, nel futuro, una presenza attiva".
"Felicità è..." sono le tutte le piccole cose che mi aiutano a iniziare la settimana con una marcia in più

venerdì 14 febbraio 2014

I venerdì del libro: "Culodritto e altre canzoni"

Con il libro di oggi ne ho fatti felici due.
Guccini è uno dei cantautori preferiti di papi Miki, quando è a casa con la canaglietta lo alterna a De Andrè. Così una delle canzoni preferite del mio 7enne appassionato di veicoli di trasporto non poteva che essere:


Martedì abbiamo ricevuto la pagella del primo quadrimestre e contrariamente all'anno scorso ha riportato tutto l'impegno e il piacere che la canaglietta mette nel suo percorso scolastico.
Ci voleva un regalino per festeggiare, in libreria ho trovato
AUTORE: Francesco Guccini
ILLUSTRATORE: Alessandro Sanna
TITOLO: Culodritto e altre canzoni
CASA EDITRICE: Mondadori
PAGINE: 96
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
ETA' CONSIGLIATA: dai 8 ai 99 anni
così nessuno dei due uomini di casa si è sentito trascurato.

Sette le canzoni presenti: "Una canzone" (2004), "Piccola città" (1972), "Culodritto" (1987), "E un giorno" (2000), "Auschwitz" (1967), "Il vecchio e il bambino" (1972), "L'ultima volta" (2012).
Sono alcune delle opere in cui Guccini racconta l'infanzia, a volte in maniera autobiografica, a volte quella di cui non si vorrebbe dover parlare.
Ogni pagina è illustrata con delicatezza (sembrano acquerelli) da Alessandro Sanna.
Noi abbiamo inserito tra la copertina e la sovracoperta il testo della locomotiva con illustrazioni di Simpatica Canaglia, abbiamo l'obiettivo di impararla a memoria!

Per chi: 
sostiene come Guccini: "Anche le canzoni possono essere storie da raccontare",
ama la ricercatezza lessicale del cantautore emiliano.
 


 

lunedì 10 febbraio 2014

Felicità è ... ragazzi che non abbandonano

A. è un mio studente da due anni, l'anno scorso in 2^, quest'anno in 3^.
A. l'anno scorso ha rischiato la bocciatura, anche per la mia materia.
A. l'anno scorso entrava spesso in ritardo, in classe era insofferente, a volte polemico, quasi mai collaborativo.
A. è un ragazzo intelligente, sveglio, consapevole delle battaglie che deve affrontare e che affronterà per poter esprimere liberamente ciò che è.
A. quest'anno ha iniziato male, saltava le lezioni.
A. voleva abbandonare la scuola.
La famiglia è stata contattata, ci sono stati momenti difficili, hanno dovuto accettare quello che non volevano vedere.
A. da qualche mese è un altro.
A. è sempre a scuola, interviene, chiede di farsi interrogare, i compiti vanno molto bene.
A. sta diventando un punto di riferimento per la sua classe e ne va fiero.
A. non abbandonerà più la scuola.

 
"Felicità è... godere del successo dei propri studenti e sapere che in piccolissima parte ne siamo responsabili".
"Felicità è..." sono le tutte le piccole cose che mi aiutano a iniziare la settimana con una marcia in più
 

venerdì 7 febbraio 2014

I venerdì del libro: "Libro cane"

Lo avevo anticipato nel post di lunedì, tra i vari impegni di sabato il più divertente e ispirato è stato il laboratorio in biblioteca gestito da due simpaticissimi autori della casa editrice Minibombo: Silvia e Lorenzo.
Simpatica Canaglia ha voluto comprare "Il libro cane", io sono rimasta incantata da "Si vede non si vede" (ma anche "Vicino lontano" non scherza) di cui probabilmente scriverò più avanti.

AUTORE: Lorenzo Chierici
TITOLO: Il libro cane
CASA EDITRICE: Minibombo
PAGINE: 32
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
ETA' CONSIGLIATA: dai 2 anni

La grafica è semplice e chiara, adatta anche a bambini più piccoli, i pochi testi sono scritti in stampato piuttosto grande (se fossero in stampatello renderebbero questo albo perfetto per le prime letture).
Il nostro Diego
Il protagonista è un cane un pò monello che la canaglietta ha ovviamente chiamato ... Diego. 
E' un gran dormiglione e per svegliarlo bisogna chiamarlo a gran voce, fargli una grattatina sulla pancia e quando si sporca, pulirlo con la propria maglietta. Vi ricorda qualcosa? A me un pò Tullet.
Oltre al gioco, in questo albo, la canaglietta ha trovato l'immedesimazione: la voglia di giocare, il piacere di sporcarsi con la terra, il non ascoltare la mamma che chiama e protesta.
Per questo negli ultimi giorni questo libricino è il suo preferito. Ha potuto anche customizzarlo perché nel minisito dedicato si può scaricare un pdf con divertenti accessori da colorare e ritagliare per personalizzare il proprio "Libro cane".



Questo post partecipa all'iniziativa di Paola Homemademamma

 

mercoledì 5 febbraio 2014

Creare libri 18: libro tattile


E' uno dei pensierini che avevo preparato per Lisa di Mamèhandmade in occasione del blogpal più  Swap di ottobre. Finalmente qualche settimana fa sono riuscita ad andare in posta e a spedirlo. Semplice e veloce, si può realizzare con diversi materiali presenti in casa o comunque economici. I destinatari privilegiati sono i bimbi da 1 a 3 anni (ma anche la canaglietta si è divertito ad accarezzarlo).
La base è in gomma crepla: morbida, colorata, facilmente lavabile.
Le applicazioni sono in materiali vari.
Sulla copertina le lettere sono in feltro ...


... all'interno ci sono stelle in pile...

... in gomma piuma ...


... in gomma traforata (è quella dei tappetini da mettere sul lavello) ...



...in spugna ...




... e in plastica dura (tappetino antiscivolo per doccia).





Colori a contrasto e sensazioni tattili diverse.
Morbido, soffice, e duro si susseguono e manine curiose, spero, giocheranno allegre.


 

Condiviso su:
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