Questa nostra gita risale a quasi un mese fa, ma solo ora riesco ad organizzare foto e pensieri.
Bagno di Romagna è un comune turistico a vocazione termale sull'Appenino Tosco-Romagnolo circondato dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Foto di N. Agostini presa da qui |
Da Cesenatico dista circa un'ora di macchina, ed è una meta che consiglio vivamente a chi vuole staccare per un giorno dall'abituale routine mare/spiaggia della Riviera Romagnola.
Papi Miki è un amante delle passeggiate nei boschi mentre Mammozza è molto più pigrona (nonchè con le ginocchia ancora malmesse) quindi bisogna sempre cercare un compromesso, quest'anno lo abbiamo trovato usufruendo di questa proposta:
Per una modica cifra, un bus navetta ci avrebbe portato al centro della foresta della Lama e da qui avremmo potuto compiere un'escursione di un'oretta circa fino a costeggiare la riserva integrale di Sasso Fratino.
Il bus sarebbe partito alle 13,45 e nella mattinata avremmo accontentato la Simpatica Canaglia passeggiando all'interno del Sentiero degli Gnomi e magari incontrato Gnomo Mentino.
Sveglia ore 8.00, preparazione panini per pic-nic con il classico menù per il pupo (1 panino al latte con stracchino o p. cotto e 1 con nutella), partenza ore 9.15 arrivo ore 10.30.
Prima tappa, visita veloce al centro del paese per rintracciare l'ufficio del turismo e capire dove si trovava il sentiero e dove avremmo dovuto prendere il bus.
Il palazzo del Capitano, dove si trova l'ufficio del turismo, ha la facciata ricoperta dagli stemmi lapidei degli emissari fiorentini incaricati di amministrare il territorio.
Palazzo del Capitano |
Ci siamo imbattutti anche nell'insegna del Cammino di San Vicinio,
percorso da poco istituito di circa 320 km da percorrere in 14 tappe, che riprende i cammini dei pellegrini intorno ai centri di Forlì, Cesena, Sarsina ed Eremo di Camaldoli.
Recuperate le informazioni abbiamo potuto passare il ponticello sul Savio che conduce al Sentiero degli Gnomi.
Dal ponticello verso monte |
Dal ponticello verso foce |
Il sentiero è un anello di circa 2 km sempre aperto e percorribile con una certa facilità (anche se con un passeggino ci vuole una certa pazienza e perizia) adatto anche a bambini piccoli. Nasce grazie alla leggenda secondo cui questo bosco chiamato bosco dell’Armina, sia abitato da fantastici piccoli Gnomi proveninti dalle grandi foreste del nord Europa.
Alcune guide locali avrebbero intravisti e osservato le loro tracce senza però riuscire a fotografarli.
Lungo il percorso si trovano cartelli che raccontano come gli gnomi vivono: alimentazione, giochi, famiglia, le loro case, gli animali con cui vivono in comunione e con cui si prestano aiuto vicendevolmente.
Cartello delle cascatelle degli gnomi |
Una casetta |
I daini |
Le buchette della posta |
Simpatica Canaglia è sicuro di aver visto la gnoma barbuta che abita nel tendone del circo
Il circo |
Peccato il tempo fosse molto nuvolo e le mie foto ispirate non abbiano potuto ricevere la giusta illuminazione solare
L'ombra lasciata da una foglia |
Arabeschi creati da un insetto |
All'una e trenta ha cominciato a piovere, ci siamo riparati sotto la pensilina e abbiamo aspettato il bus. Il viaggio fino al centro della foresta è stato lunghetto e il pupo si è addormentato nonostante la guida Michele ci illustrasse con il microfono le vicessitudini e le caratteristiche della zona di bosco che stavamo percorrendo. Quando ci siamo fermati per la passeggiata si è svegliato e senza preoccuparsi dell'acqua che veniva giù con il suo ombrellino ha iniziato a camminare, a chiedere e commentare a suo modo. Abbiamo visto una famigliola di daini, un immenso formicaio utilissimo per limitare gli insetti xilofagi, faggete, abetine, torrenti, crepacci, cime immerse nella nebbia
Tornati a bordo e quindi a Bagno, prima di girare il muso della macchina verso il mare, ci siamo concessi un'ottima cioccolata calda con panna. MMMMM buona.
che bello questo post :)
RispondiEliminabaci dal nido di Ale
Grazie Bietolina.
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