Se vuoi puoi..

venerdì 3 febbraio 2012

I venerdì del libro: "Pino perfettino"

Il protagonista del mio libro per questo venerdì è Pino, un bambino che tutte le mamme (non) vorrebbero avere come figlio.
ILLUSTRATRICE: Lucia Salemi
TITOLO: Pino perfettino
EDITORE: Emme Edizioni
PAGINE: 48
ETA' CONSIGLIATA: 6 anni (anche se a Lucia non piace che sia indicata l'età)
ISBN: 978-8879276245
Pino ha 10 anni ed è un bambino perfetto: non dice parolacce, ubbidisce assiduamente ai suoi genitori, non si sporca mai, è ordinatissimo, un ottimo studente e sportivo, incredibilmente buono e generoso. Così perfetto da mettere in crisi anche la mamma e la maestra. Un giorno nella sua cameretta compare una fatina dai capelli azzurri che gli fa un regalo....
Questo libro ce lo ha regalato l'illustratrice grazie a un suo giveaway e Simpatica Canaglia lo ha ricevuto a Natale.
Lo abbiamo letto qualche giorno dopo, verso sera, in un momento in cui la canaglietta era un po' stanca e incominciava a piangere per qualsiasi inezia.
Ci siamo sdraiati vicini sul lettone e ho iniziato a leggere, fermandomi ogni tanto per commentare la storia.
Perchè questa storia fa pensare, io non sono brava come Ci o come Jessica a  pormi domande e a ragionare sulle emozioni, sui comportamenti di bambini e adulti, però due/tre cosine le ho capite anch'io (ma spero che chi leggerà e commenterà possa offrire ulteriori spunti di riflessione).
Pino mi è stato subito poco simpatico, eppure è il figlio che idealmente si sogna, quello che non da problemi, che non va sgridato, quello autonomo. Ma è così che li vogliamo i nostri bimbi? Io no! E non credo perchè altrimenti non avrebbe senso il mio ruolo di mamma (che nella storia tra l'altro non fa una bella figura), ma perchè non c'è possibilità di migliorare, di crescere assieme e di perdonarsi i reciproci errori. Ma questa cosa l'ho notata soprattutto io, Simpatica Canaglia attendeva tranquillo la fine della storia e non ha posto alcun commento alle caratteristiche di questo bambino.
Poi arriva il colpo di scena, l'evento magico, tutto si ribalta, finale a sorpresa, Mammozza è spiazzata ma felice, per lei è veramente un finale lieto. Simpatica Canaglia invece rimane piuttosto interdetto, non credo abbia capito il vero senso del regalo della fata dai capelli turchini, lui avrebbe preferito una bella macchinina da corsa!
Il libro appartiene alla collana prime letture, è scritto in stampatello minuscolo in caratteri piuttosto grandi. Le illustrazioni prendono alternativamente una pagina e una coppia di pagine. sono semplici ma molto colorate, adatte a bambini che iniziano a leggere più speditamente e non hanno bisogno di disegnio esplicativi.
Come da buona abitudine vi propongo qualche approfondimento (oltre al sito dell'autore e al blog dell'illustratrice indicati sopra), da guardare se avete tempo perchè richiedono abbastanza tempo.
  • L'autore incontra i bambini di una scuola, parla di sè e canta una canzoncina nota rendendola surreale.
  • Una lunga intervista all'autore in 2 parti (1 e 2)
  • A chi piacciono i libri animati consiglio di vedere questo video le cui illustrazioni sono di Lucia.
  • In una scuola primaria di Cesena (FC) le classi 1° e 2° A si sono cimentate nel creare un ipertesto legato a questa storia

39 commenti:

  1. Non lo conoscevo, ma il mondo della letteratura è pieno di Pini perfettini che tanto perfettini non sono (e, viceversa, di simpatiche canaglie che fanno monellerie). Bello!

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  2. questo ci manca! abbiamo diversi libri illustarti da Lucia Salemi perchè qui, in casa mia, si comprano libri a secondo di chi li ha illustrati... una fissazione di mamma!

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    1. Mi sembra un ottimo criterio! Lucia poi è una garanzia. Io l'ho scoperta da circa un anno e la seguo volentieri

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  3. Interessante la riflessione: quando mi chiedono se mio figlio è "bravo" io rispondo sempre che fa il suo mestiere, il bambino!

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    1. Che è già tantissimo! Vuoi mettere che fatica giocare, imparare, conquistarsi il proprio sapzio di mondo.

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    2. Posso? mi piacerebbe mi chiedessero se è buona, è una vita che aspetto l'occasione per rispondere "non l'ho mai assaggiata!" (battuta originiariamente di un bimbo...)

      Anche io dico sempre che i bimbi devono fare i bimbi,
      fossero dei pini-pefettini tutti, sarebbe un disastro vero!
      Mammozza mi aggancio qui, intanto grazie per la stima (come vedi sono una mamma in crescita e pure burlona come tutte ed è bello che ognuna di noi abbia le sue abilità da condividere :)).
      Penso che PF ci sia rimasto male per "colpa nostra", della società tutta: facciamo una testa così ai bimbi sul fatto debbano fare i bravi (i pini perfettini), spesso li ricattiamo sottilmente e ne facciamo ppiccoli materialisti ("se fai il bravo Babbo Natale ti porterà tanti giocattoli..." "se fai il bravo avrai un premio...") così gli togliamo (non io e te o le altre, ma la media degli adulti) la gioia del fare qualcosa per pure piacere disinteressato, e li riempiamo di aspettative e fin troppe indicazioni su come debbano essere. Pino perfettino è un superbravobambino e rimane a bocca asciutta, scommetto che PF ha pensato che è la solita fregatura dei grandi ;)

      Tra le righe dici che non ti senti brava a condividere le emozioni, però dici anche che sei in crescita :) Così a spanne sei preoccupata che PF non colga che un pino perfettino è un bambino che si perde molte cose, ho capito bene?

      Sai che farei io la prossima volta che lo rileggete?
      Niente commenti durante la lettura, ma direi proprio perchè mi sento felice al momento del finale a sorpresa, in modo semplice, brevemente, per il piacere disinteressato di condividere un momento di felicità. Non importa se lui al momento non capirà (non è detto che sia grande abbastanza e non ha nemmeno le basi, è un bimbo :) ), ma gli rimarrà un messaggio molto importante e la sensazione che tu abbia voluto donargli un po' della tua gioia :) e anche che per te non è importante che lui faccia il perfettino, ma che sia felice.

      Allo stesso modo se lo vedi contrariato puoi chiedergli se gli è piaciuto, perchè sì / perchè no e vedere se spontaneamente ti dice qualcosa su come si sente lui, PF. Se no puoi chiedere come pensa si sia sentito Pino, magari si può essere immedesimato visto che era per lui una giornata di stanchezza, magari covava qualche frustrazione e aveva solo voglia di un'occasione per buttare fouri un po' di cose dentro (sentimenti inesplorati) che lo facevano stare un po' ...così.

      Quel che farei io, semplici ipotesi :)
      baci

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    3. Quanto mi piacciono i tuoi commenti pluririghe! proverò a seguire le tue proposte e vediamo quali comportamenti altano fuori. Una sola presisazione PF credo sia Piccolo Furfante il bimbo di Paola Homemade, il mio è una Simpatica Canaglia!

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  4. Non ci sono piniperfettini in casa nostra, non li voglio, io voglio un bimbo che sia bravo in certe cose e sia un disastro in altre se no non c’è gusto a fare la mamma imperfetta!

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  5. Anche se BabyGiorgia è ancora un po' piccola per questo libro, ho approfittato per fare un giro sul sito dell'autrice e devo dire che le illustrazioni sono molto belle, quindi ti ringrazio per avermela fatta conoscere!!!

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    1. Lucia Salemi ha scritto e illustrato anche libri per i più piccolini. Cerca nel suo blog, probabilmente trovi qualcosa di bello anche per BabyGiorgia

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    1. Goaaaaal! Scusa sono OT però spesso scrivi di sport e allora mi sono un po' confusa

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  7. Conosco l'autore e l'illustratrice ma... questo titolo ci manca.

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    1. Mi ricordo che conosci l'illustratrice.... sulla paura vero???

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  8. Spero i bambini perfetti non esistano, sarebbe spaventoso. Come dice Kemate, ci sono bambini bravissimi per certe cose e disastrosi per altre, come noi adulti del resto, e va bene così. Ciao.
    Michela

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  9. Una lettura stimolante sicuramente per i genitori, vorrei provare a testarla con le mie figlie per vedere le loro reazioni. Forse, come dice Cì, i bambini non restano troppo stupiti di questo pino-perfettino perché è ciò che si immaginano vorrebbero tutte le mamme.

    Ora mi hai talmente incuriosita che vado a leggermi gli approfondimenti e poi, mi sa, che il libro finisce nella lista regali per il compleanno di Chiara!

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    1. Meglio che indaghi sulle aspettative di mio figlio. E' vero che la meno su certe cose: essere educati, cercare di lavarsi e vestirsi da solo, non fare "troppi capricci", mettere a posto la camera prima di andare a dormire. E' troppo?

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  10. Eh, eh questo libro! l'incontro con i pini/perfettini per noi è iniziato con la scuola elementare: hai presente quei bambini che hanno solo bei voti, non disturbano in classe, le scarpe ben allacciate e persino pettinati? Li abbiamo! e le maestre sono così ben disposte con queste mamme: forse che un pino/perfettino dipende da una mamma/perfettina?

    Non mi dilungo ma ti garantisco che qualche volta, nel marasma di casa mia, ho sperato che i miei figli si trasformassero magicamente - e per sempre! - in questi pini!

    Comunque il libro lo leggiamo, così ci convinciamo che se anche non siamo pini,pazienza.

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    1. Non mi parlare delle mamme perfettine. Mi ricordo quando il pupo era appena nato andavo in giro sfatta, struccata, tuta e scarpe da ginnastica. Per strada mamme superfighe con tacco almeno 8, truccatissime, super parrucchierate, con passo da granatiere spingevano il passeggino superfirmato. Non ce la facevo allora e non ce la faccio adesso.

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  11. Sì, scusami, lo so bene. E' inevitabile che ogni settimana io infili un PF da qualche parte sbagliata o anche un Paola ;) perchè nella mia testa questo è il suo spazio e più mi concentro più capita, specie se sono concentrata sul commento!!! ...perdono...

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    1. OMG che penitenza mi tocca.... ;) ciccina nemmeno mia nonna me lo dice ;) va be', pago pegno! baci! :)

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  12. ...a voi non capita che i vostri figli vi facciano il verso? Non apposta, ma che riconosciate in certi rimbotti il vostro "stile"? quando capita io mi rendo conto di tante cose... e poi la smetto / cambio registro ;) ciao!

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    1. Più che fare il verso gli riconosco dei modi di fare o di dire riconducibili ai vari familiari e tutto questo mosaico di comportamenti mi fa tanta tenerezza.

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  13. Ciao! ti ringrazio innanzitutto, ma sono io che sto imparando da tutte voi!! Ho letto addirittura che qualcuno sconsiglia di insegnare paroloni ai bimbi perchè altrimenti addio amici, si rendono antipatici da subito :D Non condivido appieno questa scuola di pensiero, la mia idea è di capire con loro quando è il caso di dire/fare cosa.. ad esempio noi siamo alle prese con il rimettere a posto i giocattoli, ma dopo aver fatto un bel po' di giochi in libertà! Segno subito! Ancora grazie!

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    1. Forse sono di parte ma ho sempre parlato in modo normale a tutti bambini, certo non uso parole come anacronistico o fugido o simili, ma mi è capitato di dire evaporazione e condensazione quando il pupo allora 4enne mi cheise da dove venisse l'acqua. Mi chiese spiegazione dei termini e qualche mese dopo li citò con cognizione di causa, il mio pupo non è un genio e solo un bambino con una curiosità da bambino che vuole soddisfare. Quindi se il parolone serve io ce lo metto!

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    2. Posso?
      Questa cosa del livellamento verso il basso per non far diventare il bambino un escluso la sento continuamente e mi ci oppongo costantemente!
      Quindi secondo questa teoria dovremmo puntare a educare un bimbo a non alzare la testa e brucare placido per una vita? No grazie. Come mammozza, anche prima di avere figlia ai bambini mi son sempre rivolta come a chiunque altro.
      Tra l'altro invece ci sono studi che confermano che se tu limiti il lessico a poche parole semplificate addirittura danneggi i bambini perchè inibisci di molto la capacità di apprendimento, l'appetito di parole vien mangiando si potrebbe dire, no? (non che servisse secondo me ;) ma J. tu sei l'esperta) Io parlo a eSSe normalmente, come faccio con chiunque, è più piccola, non meno intelligente! Anzi i bimbi hanno capacità di apprendimento linguistico maggiori di noi adulti e finchè non la inibisci una gran curiosità. Se uso una parola nuova per lui/lei un bimbo semplicemente mi chiederà cosa significhi e da quel momento diventa sua... liberiamo tante parole nel mondo... :)

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    3. Cerrrto che puoi (intanto che scrivo ho il tuo blog aperto sul post di venerdi, multitasking all'opera)!
      Ho un alunna con problemi gravi di apprendimento dovuti alla crescita in una famiglia estremamente povera culturalmente. Non mi era mai capitato di trovare persone poco più grandi di me praticamente analfabete. E' stato uno schock, e penso a questa ragazza che forse, se fosse vissuta in un contesto familiare un po' diverso, ora non avrebbe tanti problemi.
      Invece qualche anno fa in un'altra realtà scolastica, con i miei studenti mi diverivo a proporre la parola del giorno. durante la spiegazione di chimica ci infilavo una parola poco conosciuta e osservavo se la conoscevano, altrimenti si prendeva il vocabolario e si leggeva il significato. Non pensavo ma inserita in un contesto ludico questo gioco piaceva molto.

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  14. La tua presetazione ci ha (l'ho letta con Edo :D) incuriositi: lo cerchiamo!

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  15. Mi sono piaciute davvero tanto le tue riflessioni.
    Una mia prof dell'università (pedagogia)una volta ci disse: "Tenete sempre d'occhio i bambini troppo bravi, troppo tranquilli, troppo silenziosi, troppo accondiscendenti... il fatto che non "disturbino" e non attraggano la vostra attenzione, deve porvi sempre delle domande!"
    Con Piccolo Furfante "fortunatamente" non ho questo problema ;-)
    Il libro mi ispira parecchio:
    -la tua recensione mi è piaciuta un sacco
    - sono curiosa di vedere il regalo della fatina
    - è in stampatello maiuscolo ideale per le nostre prime letture
    - la storia mi intriga

    Garzie mille
    Un bacione
    Paola

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    1. Anch'io tempo sempre le acque chete, adulte comprese. Il regalo della fatina secondo è spiazzante all'inizio ma poi è una sorta di happy ending. Però attenzione il carattere è in stampatello minuscolo, quello normale della stampa però di dimensioni piuttosto grandi.

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