Se vuoi puoi..

giovedì 9 febbraio 2012

Iscrizione scuola primaria fatta!

Oggi ho consegnato alle maestre di Simpatica Canaglia il modulo debitamente compilato e firmato per l'iscrizione alla scuola primaria.
Sembra una cosa banale... errore! Niente per Mammozza è banale ( oggi ci ho messo quasi 10 minuti per scegliere la ricarica del sapone liquido: ingredienti, tipo di packaging, costo al litro...), figuratevi la scelta della scuola in cui la canaglietta trascorrerà i suoi prossimi cinque anni.
La scelta da fare era duplice: sede della scuola e tempo scuola.
Prima scelta: la scuola del nostro comune, quindi vicino a casa, con possibilità di inserirsi (finalmente!) nella comunità locale o la scuola nel comune dove abitano i nonni e dove è la scuola materna frequentata in questi ultimi tre anni?
Ehhhh qui ho dovuto mollare il colpo. Io avrei preferito la prima soluzione per diversi motivi:
  • spararmi ogni giorno i 15+15 chilometri per portarlo (anche se dovrebbe essere compito di papi Miki) e di andarlo a prendere (mio o dei nonni) che equivale all'incirca a un'oretta al giorno del nostro prezioso tempo da moltiplicare per 5 anni, non mi sfagiolava molto.
  • vorrei che la canaglietta incominciasse a costruirsi una rete di amicizie vicino a casa. Da quando abitiamo qui (poco più di due anni), l'unico bambino con cui ha potuto fare amicizia è M. il vicino di casa di tre anni più grande.
Tuttavia il frequentare la scuola nel paese in cui abitano i nonni presenta altri vantaggi:
  • anche se chiederò il part time per i prossimi anni, succederà che qualche pomeriggio non potrò andare a prendere il pupo a scuola e quindi sarà necessario l'aiuto dei nonni. I Santi Subito sono già molto impegnati con i due altri nipoti dato che (attenzione che mò si scatena un'acidità da yogurt iperscaduto): la nonna 'Zdora deve aiutare tutti i pomeriggi il nipote più grande, 11 anni, a fare i compiti perchè i genitori o non sono in grado o non ne hanno voglia, inoltre la bionda Hooligan di quasi due anni, viene smollata alle 8.00 e ripresa dalla madre alle 19.00 (se va bene!), dovrebbe andare al nido, ma da ottobre ad oggi non sono riusciti ancora a farla dormire a scuola perchè o è ammalata (e non sto a raccontare per quali motivi) o piange per tutta la mattina. Sicchè chieder loro di spararsi, anche solo saltuariamente, i 15+15 chilometri, non mi andava giù.
  • Simpatica Canaglia avrebbe potuto essere in classe con qualche amichetto della scuola materna. Non che abbia problemi di socializzazione, tutt'altro, però il pasaggio tra i due ordinamenti di scuola è tosto e poter contare su qualche figura di riferimento può aiutare.
  • la mamma di un compagno del pupo lavora come supplente in questa scuola e mi ha detto che una delle insegnanti che dovrebbe prendere la sezione a modulo (tempo normale) è davvero in gamba.
Mammozza ha scelto la seconda opzione: al diavolo i 15+15 (che potrebbero diventare (15+15+15+15) x 5 giorni x 33 settimane x 5 anni = 49500 chilometri! come paragone l'equatore terrestre è lungo poco più di 40000 chilometri), ho pensato ai nonni e a non dargli troppo carico.

Seconda scelta: tempo pieno (40 ore) o tempo normale (27 ore cioè due pomeriggi o 30 ore cioè tre pomeriggi)? Questo è stato davvero un bel problema
Papi Miki era sicuro per il tempo pieno, avendolo fatto anche lui quand'era piccolo (circa 30 anni fa, forse che le cose sono un po' cambiate?)
Io ero più possibilista, non avendo fatto il tempo pieno.
Che fare?
  1. Siamo andati alle riunioni di presentazione di entrambe le scuole per capire i vantaggi e gli svantaggi di una e dell'altra possibilità
  2. Ho chiesto consiglio alle maestre di Simpatica Canaglia di cui ho molta stima e fiducia
  3. Ho ascoltato le esperienze di altre mamme
  4. Ho chiesto consiglio alla mamma cui sopra
E, insieme, ma non sempre, a papi Miki ho fatto le seguenti considerazioni:
  • Ipotizzando di ottenere il part time (che tra le altre cose mi consentirebbe qualche chanche in più di lavorare anche l'anno prossimo a Bologna e non a Mantova, altra spada di Damocle!), avrò più tempo da dedicare al pupo e di seguirlo nei primi anni di scuola, per consentirgli di acquisire l'autonomia necessaria negli ultimi anni di scuola primaria (spero davvero che ciò avvenga e che non copi il cuginetto).
  • Un vantaggio del tempo normale è che i bambini devono svolgere i compiti a casa già dai primi anni. Questa spesso è considerata una scocciatura dai genitori ma è fondamentale per consolidare quanto visto in classe, per imparare a gestire i tempi e a seguire le regole, ma anche per acquisire una certa dose di autodisciplina esviluppare il senso del dovere. Cioè ad imparare e acquisire un metodo di studio.
  • Le maestre mi hanno consigliato che per la canaglietta i tempi più ristretti del modulo lo aiuterebbero a perdersi meno (machinine, gare etc) e a concentrarsi meglio sul pezzo, inoltre poter andare a casa qualche pomeriggio permetterebe di arrivare a sera meno "cotti" dallo studio
  • Una mia collega, madre di due bimbe entrambe frequentati il modulo, mi ha esaltato proprio l'aspetto "meno stanchezza" insieme a quello da me molto apprezzato dell'avere più tempo da condividere o da dedicare ad altre attività organizzate o autogestite (gioco selvaggio)
  • La possibilità di avere una maestra in gamba (e ce ne sono tante).
Insomma abbiamo optato per il tempo normale a 30 ore, con l'incertezza però che il terzo pomeriggio venga svolto o da un insegnante della scuola (se ci sono risorse) o tramite un'associazione che organizzerebbe attività varie a pagamento.
Ormai è cosa fatta! Incrociamo le dita e che qualcuno ce la mandi buona .
So che Sly ha già fatto la sua scelta, chi altro sta vagliando le varie ipotesi? E chi ha già scelto, magari negli anni scorsi, su quali basi avete preso la vostra decisione?

17 commenti:

  1. Mal comune mezzo gaudio. :-P
    La tua scelta mi ha convinta.sei stata esaustiva.concordo sul fattore stanchezza..e mi sento in colpa per il tempo pieno scelto da me...ma non potevo fare diversamente...l'anno prox di sti tempi saremo pui a tirar somme..

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    1. Perchè ti senti in colpa? Tante famiglie non possono operare alcuna scelta, questo è un problema non una colpa.

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  2. Momenti cruciali, a tutte le età. Bivi importanti, dunque. Vedrai che andrà bene!

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  3. Ottime scelte a parer mio.
    I Santi Subito sono una risorsa ma va sicuramente tenuto in conto la loro comodità. Ti auguro di avere il part time.

    Io sono in ansia già ora. Noi poi che siamo per vari motivi un-schooler sulla carta, e tutte le scuole di zona che fanno il tempo pieno (e non vorrei sinceramente mandarla a una privata). Io vorrei il tempo parziale, anche se qui nei pomeriggi organizzano attività interessanti (p.e. corsi di inglese con le stesse insegnanti di quello che frequentiamo noi e parliamo di una scuola pubblica, piuttosto che la piscina: i genitori di alcune classi si sono organizzati davvero bene, esempio da imitare) e puoi anche riprenderteli a casa per pranzo, e soprattutto sabato libero (due interi giorni per stare tutti e tre assieme); sto al momento ascoltando con attenzione le valutazioni delle altre mamme del playgroup che frequenta eSSe, l'anno prossimo però sarà dura scegliere... però è inutile fasciarsi la testa, vedremo, e leggerò le vostre testimonianze con tanta attenzione.

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    1. Le realtà scolastiche e familiari sono le più diverse, ognuno poi valuta. Non credo assolutamente che far frequentare il tempo pieno sia da genitori degeneri o che i bambini che stanno tutti i pomeriggi a scuola non saranno mai dei bravi studenti, anzi. L'organizzazione della scuola che descrivi mi sembra ottima, premessa per un ambiente stimolante e accogliente, ciò che serve ai bambini.

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  4. Le tue valutazioni mi sembrano ben ponderate per la vostra situazione. Ti auguro che ti accordino il part-time e che tu non debba fare "su e giù".

    Io tutte queste considerazioni le ho fatte tre settimane fa per scegliere la materna, cercando come te di prevedere un po' il futuro e di scegliere il meglio per tutti. Speriamo bene!

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    1. Anche per la materna avevamo dubbi in quale paese rivolgerci, ma il destino ha deciso per noi. Vicino casa non c'era posto, nel paese dei nonni si. E' andata bene.

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  5. Anche per me la scelta della scuola primaria è stata un parto. Prima decisione: Edo stava frequentando una scuola materna privata (perché quando siamo arrivati dalla Spagna a metà anno scolastico sono stati gli unici a prenderci) ma io sono contraria alle scuole private a meno che offrano davvero qualcosa di unico. Poi, la privata faceva il tempo parziale, la pubblica tempo pieno: il tema della stanchezza mi preoccupava un po' ma non volevo avere i sabati impegnati e valanghe di compiti al pome. Gli amichetti restavano tutti in privato e quando ho comunicato alle maestre della materna che stavo valutando di mandare Edo alla pubblica mi hanno fatta sentire una madre degenere che nonostante i problemi di suo figlio lo manda allo sbaraglio, da solo, in una scuola nuova e per di più pubblica. In pubblico avevo la possibilità di scegliere una maestra davvero valida. Morale: Edo è alla pubblica e sta benissimo, a differenza di molti suoi ex compagni...ha stupito tutti adattandosi alla perfezione e alla fine è anche in classe con un amichetto della materna. Non potrei chiedere di più!

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    1. Mi piace la vostra storia: convinzione, coerenza e lieto fine. Fantastico.

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  6. Trovo giusta la scelta per riguardo ai nonni.
    Io ho scelto la scuola vicino a casa, proprio perché si sentano parte di una comunità, con amici vicini, che troviamo anche ai giardini o nelle varie ed eventuali attività pomeridiane. In più con quattro figli mi è più facile gestire gli spostamenti. Anche per un'ora di basket io me li devo portare via tutti e quattro. Quindi il palazzetto a tre minuti di macchina è l'ideale... (l'auto la devo usare sempre perché abitiamo isolati in cima ad una collina).
    L'anno prossimo Orlando farà la prima. Leonardo la terza e Giacomo la quinta... ovvio che ho scelto la medesima scuola, incrociando le dita per le maestre.
    Ho scelto per tutti le 27 ore, con due pomeriggi e cinque mattine, perché (potendo) trovo giusto che i bambini si organizzino liberamente i pomeriggi e imparino a gestire i compiti da soli, piano piano. Come dici tu, anche io do loro "l'input" all'inizio per poi lasciarli arrangiare. Se hanno bisogno, sono lì. Come Sunshine, anch'io ho scelto la scuola pubblica e mi trovo benissimo.

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    1. A scuola i 3 (in futuro 4) cuori entreranno negli annali! Potresti chiedere la carta fedeltà! Lo sai che hai tutta la mia ammirazione: come fai a non far annoiare i tre che non fanno basket?

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    2. Più che carta fedeltà, quest'anno mi sono battuta per la possibilità di portare il pranzo da casa. Tre figli l'anno prossimo, buono pasto a prezzo pieno e mensa schifosa: basta! (Nota su pinterest la mia board "bento" ;) ). E' dura, ma io non demordo (e per quest'anno ce l'abbiamo fatta!).
      A basket non si annoiano: sono in tre e giocano sugli spalti. E' la mamma che non si rilassa... mal che si vuole non duole!
      Ciao, buon fine settimana!

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  7. Mamma mia che decisione importante quando è toccata a me a un certo punto ho preso una decisione perché non ne potevo più di mettere sul piatto della bilancia vantaggi e svantaggi di questa e quell'altra scuola, mi sono detta o la va o la spacca mal che vada gli cambiamo la scuola, per fortuna siamo finiti nella prima opzione.

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    1. Sono convinta che ci siano un sacco di bravi insegnanti in giro, il nostro era soprattutto un problema logistico-organizzativo e scegliere chi si sarebbedovuto fare il mazzo maggiore.

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  8. anche noi ci stiamo dilettando nella scelta ma per questioni di anticipo scolastico quasi forzato :)

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  9. Sei una grande mamma da quello che ho letto .. e abbiamo sicuramente fatto un 'ottima scelta col modulo!!

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